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Redazione Esteri

Non c’è ancora una data per l’inizio dei lavori, ma i giovani serbi non hanno intenzione di vedere realizzarsi il progetto del genero di Trump sul sito dell’ex ministero della Difesa bombardato dalla Nato nel 1999

Si schiereranno contro le ruspe «perché è l’ultima risorsa che abbiamo», dice uno studente di Belgrado. Faranno opposizione fisica ai bulldozer che messi in campo per radere al suolo l’ex ministero della Difesa bombardato nel 1999 dagli aerei della Nato, diventato simbolo della memoria del conflitto.

Come racconta il Financial Times, giovedì, i manifestati serbi si sono dati appuntamento nel centro della capitale per sostenere un’indagine su presunti illeciti da parte del governo, tra cui l’accusa di falsificazione di documenti per preparare il terreno alla revoca della tutela del patrimonio nazionale del sito dove sorge l’ex ministero. 



















































La notizia è di qualche settimana fa: il governo di Aleksandar Vučić ha stretto una collaborazione con Affinity Partners, la società del genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner, per costruire due Trump Tower, case di lusso e negozi, al posto dell’ex ministero. «La vendita dell’edificio è diventata un simbolo di violazioni legali, corruzione e umiliazione nazionale», ha commentato Savo Manojlović, leader del partito di opposizione che ha predetto proteste di massa. Sempre il Financial Times racconta che i manifestanti hanno paragonato la rabbia per il progetto delle Trump Tower a quella scoppiata dopo il crollo di una stazione ferroviaria dell’anno scorso, a Novi Sad, dove sono morte di 16 persone. L’incidente ha scatenato proteste di massa contro Vučić, con gli studenti in prima linea.

Il caso del progetto del resort firmato Kushner arriva mentre la Serbia ha bisogno del via libera dagli Stati Uniti per vendere la sua principale raffineria di petrolio controllata per lo più da russi sotto sanzioni americane. Che ha rischiato la chiusura con conseguente crisi di carburante.

L’Unione degli architetti serbi ha scritto a Kushner: «Mettiamo in dubbio le informazioni che lei e i suoi partner state ricevendo. Per procedere, questo progetto violerà la legge. I procuratori stanno stringendo il cerchio attorno al potere esecutivo, mentre l’indignazione pubblica contro aumenta di giorno in giorno».
Nonostante le segnalazioni dei tecnici e l’indignazione di una parte della popolazione, solo una settimana fa Vučić ha dichiarato che il progetto andrà avanti. Secondo lui, l’affitto a lungo termine della Affinity Partners è un buon affare per il Paese. 

«Non stiamo vendendo nulla. Credo che la gente abbia capito molto bene le nostre ragioni. Calmatevi, passerà molto tempo prima che i lavori inizino», ha detto ai giornali. Ma la prospettiva lontana della partenza dei lavori non placa gli animi: i giovani sono pronti a fermare il progetto, anche fisicamente.

22 novembre 2025 ( modifica il 22 novembre 2025 | 13:35)