Iva Zanicchi rischia di perdere la vista, gradualmente, ma per sempre. Il tragico racconto al settimanale DiPiù dove spiega a Rolando Repossi che «la maculopatia mi sta lentamente portando via la vista. Il mio peggioramento è graduale, lento ma costante. E non c’è la possibilità di migliorare: bisogna solo adeguarsi e cercare di andare avanti. Sempre. Con il sorriso, come faccio io, ma facendo attenzione a tutto. Perché la possibilità di mettere i piedi in un posto sbagliato è dietro a ogni angolo. E cadere, alla mia età, può essere davvero pericoloso». Proprio come è successo nello studio de Le Belve: «Sono inciampata e sono caduta, ho picchiato la spalla e il sedere ma non mi sono fatta nulla per fortuna».

La malattia ereditaria

Poi confessa che «la forma che mi ha colpito è ereditaria, ci lotto da quarant’anni e vivo con la paura di averla trasmessa a mia figlia e ai miei nipoti. Non ci dormo la notte al pensiero che possano ammalarsi anche loro…». 

La maculopatia è una patologia che colpisce la macula, la parte centrale della retina responsabile della visione nitida e dettagliata, causando sfocatura, distorsione e perdita della visione centrale. Come detto è una malattia che è presente nella sua famiglia. «Le mie sorelle Maria Rosa e Wiria e le mie cugine hanno scoperto di esserne affette da ragazze, dall’età dello sviluppo – racconta ancora al settimanale diretto da Osvaldo Orlandini – Io e mia mamma, Elsa, che è scomparsa nel 2010, abbiamo avuto i primi sintomi con l’arrivo della menopausa». 

Il peggioramento

E purtroppo, «da qualche settimana una macchia nuova e molto scura mi ha colpito l’occhio destro, proprio al centro. Lateralmente, tutto attorno alla macchia, però, continuo a vedere. In più, sono subentrati i problemi dell’età, l’astigmatismo e la miopia che hanno peggiorato la situazione».

Ma oggi la sua grande preoccupazione, essendo una malattia che ha una fortissima componente ereditaria, non è per lei ma per la sua bambina. «Prego ogni giorno di non averla trasmessa a mia figlia oppure ai miei amatissimi nipoti, Luca e Virginia. Non riuscirei a perdonarmelo, mi sentirei in colpa per il resto della mia vita. Li ho già portati a fare le prime visite, li tengo sotto controllo medico e per ora sta andando tutto bene: non c’è nessun sintomo del problema e spero che non ci sia mai».


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