Cresce di 12 cm in lunghezza, ha un look sportivo e offre interni più confortevoli, ma con il motore 1.5 eTsi turbo mild hybrid a benzina tiene a bada i consumi in città ed è confortevole nei viaggi
Gianluigi Giannetti
22 novembre – 13:02 – CASCAIS (PORTOGALLO)
L’automobile quasi come un bene immobile, l’investimento indispensabile per muoversi, ma che duri nel tempo, con quel grado di serenità che dà l’aver speso soldi al momento giusto, con un senso. Fabbricarne così, di automobili, è il mestiere che ha costruito la fama attorno a Volkswagen. Nel 2017, il marchio tedesco inventava T-Roc, nata come aggiunta a Golf e rivelatasi poi un successo da 2 milioni di esemplari venduti nel mondo. Oggi T-Roc sbarca in Italia con una seconda generazione che riprende il filo dell’auto concreta, del Suv che ha look, ma soprattutto fa quel che deve. Ben disegnato, anche meglio costruito e soprattutto elettrificato in ogni ordine di motore, cominciando dal 1.5 eTSI turbo con cui l’auto debutta per passare poi al 2.0 eTSI, anche lui mild hybrid a 48 V. A fine 2026 arriverà perfino il nuovo sistema full hybrid, primo in assoluto per il marchio Volkswagen. T-Roc ha un listino che parte da 33.900 euro, sarà comunque solo a benzina e soprattutto gioca la partita che serve. È una Volkswagen che non ha bisogno di spiegarsi.
1Design—
Dire che è “questione è di millimetri” resta il modo migliore per minimizzare un cambiamento, che invece qui è notevole. Nel 2017 T-Roc diventava il primo Suv compatto in assoluto per Volkswagen, ma oggi la sua seconda generazione deve trovare posto in una gamma che conta ormai 5 Suv in totale. Almeno in Italia, il suo posto è anche quello che conta di più. La lunghezza arriva a 4.373 mm, ovvero quei 122 mm in più rispetto al modello precedente che gli consentono di diventare anche l’unica auto di famiglia. La più piccola Volkswagen T-Cross è lunga 4.135 mm, dunque 238 mm in meno, mentre Tiguan arriva a 4.539 mm, cioè 166 mm in più. T-Roc invece è largo e alto rispettivamente 1.828 mm e 1.562 mm, in entrambi i casi solo 9 millimetri d’aggiunta che spostano la proporzione generale dell’auto verso un profilo più ribassato e slanciato.
Nuovo T-Roc non ha più il festival di spigoli e nervature taglienti della generazione precedente, ma casomai forme morbide e piene, con la linea laterale che si prolunga alla base dei finestrini e viene sottolineata dai passaruota, che adesso ospitano cerchi fino a 20’’. Nel frontale sono protagoniste le prese d’aria, in pieno stile Tiguan. Tutto il design ruota attorno al bordo inferiore del cofano, con fari Led o ancora Led Plus direzionali adattivi in opzione, accompagnati dal listello illuminato come il logo VW, ma T-Roc può adottare anche la variante di fari Led Matrix IQ.Light, sempre a richiesta, che proietta un tappeto luminoso interattivo sulla corsia di marcia. Resta T-Roc nella sua “firma”, in quella curva accentuata del tetto e nel disegno a pinna del montante posteriore, mentre la coda in stile coupé ora è più raccolta, con uno spoiler arretrato e i fari led orizzontali ad attraversare la parte superiore del portellone. Il risultato finale è in un look da Suv assieme grintoso e più maturo. L’aerodinamica generale è più efficiente del 10%, con Air Blades sul frontale, spoiler sui passaruota e un diffusore posteriore che non ha solo funzione estetica. La qualità di assemblaggi, finiture e perfino verniciatura dei componenti in metallo o plastica è oggettivamente buona.
2Volkswagen T-Roc, gli interni—
Il vantaggio è uno, arrivare dopo la prima generazione dell’elettrica ID.3, datata 2019. Prendendo cioè a prestito tutti i ragionamenti fatti sull’eccessiva essenzialità delle finiture interne di alcuni modelli Volkswagen a batteria, ma incassando però anche il buon lavoro fatto nel rendere più efficiente il design generale, integrandolo meglio con le funzioni digitali di bordo. T-Roc è minimalista, ma non povera nei materiali, ha una logica nel ridurre al minimo spigoli e ingombri di finiture e arredi, ma poi trova la finezza della parte superiore della plancia rivestita in tessuto, così come la sua porzione inferiore, che poi curva con una certa morbidezza verso i rivestimenti delle portiere. Sembra ci sia più spazio di quanto suggerisca la larghezza effettiva. Il tunnel tra i sedili ospita il comando rotativo che consente di regolare il volume audio, i profili di guida e le Atmospheres preconfigurate, con le impostazioni dell’illuminazione d’ambiente e il loro abbinamento con un sottofondo sonoro. La leva del cambio automatico diventa un joystick che ospita gli interruttori per selezionare la direzione di marcia, e viene spostata sul lato destro del volante. Dietro a quest’ultimo c’è la strumentazione su schermo da 10’’, affiancato da un display centrale da 12,9’’al centro del cruscotto.
Il sistema hardware e software Mib4, in sé stesso, non è tecnicamente il più moderno sul mercato, ma si può integrare con l’assistente vocale Ida che accede dati online e all’intelligenza artificiale di ChatGpt. Soprattutto, è veloce e ha perfettamente senso in quella che è diventa una vera interfaccia d’uso per l’auto, in cui è previsto anche l’Head-Up Display che proietta le informazioni più importanti per il conducente attraverso il parabrezza, in opzione. Di meno virtuale c’è la libertà di movimento per le gambe di chi siede davanti, e adesso anche dietro, con la distanza tra le ruote anteriori e posteriori aumentata di 3 centimetri, a tutto vantaggio dei posti della seconda fila, a cui si accede finalmente attraverso portiere con un grande angolo di apertura. Anche il bagagliaio cresce di taglia, guadagna 30 litri di capacità e raggiunge quota 475 litri.
3Motori—
T-Roc ha una gamma che utilizza esclusivamente propulsori a benzina, ma tutti elettrificati. Il motore disponibile già al debutto sul mercato è il 1.5 eTsi, ovvero il quattro cilindri turbo da 1.498 cc. È una soluzione moderna con la disattivazione automatica dei cilindri, in cui il secondo e il terzo non ricevono carburante se la richiesta di potenza è minima a regimi ridotti o intermedi. Alla riduzione dei consumi e delle emissioni contribuiscono anche il turbocompressore a geometria variabile e la combustione a ciclo Miller, cioè più efficiente dal punto di vista dell’utilizzo di benzina. T-Roc 1.5 eTSI è disponibile nei due livelli di potenza da 85 kW/115 Cv e 110 kW/150 Cv, ed in entrambi i casi si tratta di una soluzione mild hybrid, così come il motore 2.0 eTSI che dal 2026 spingerà T-Roc 4Motion a trazione integrale, con una potenza di 204 Cv, ma sempre in abbinamento al cambio automatico Dsg a 7 marce. Nell’autunno 2026 poi la novità di T-Roc 1.5 Hybrid a trazione anteriore, equipaggiato con il primo sistema full hybrid firmato Volkswagen. Utilizza il propulsore 1.5 in tandem con un inedito modulo ibrido su cui Volkswagen mantiene ancora un ragionevole segreto. Il risultato sarà nelle due varianti di potenza, da 100 kW/136 Cv e 125 kW/170 Cv.
4Prova—
Ancora una volta “questione è di millimetri” per spiegare come il nuovo T-Roc non possa essere giudicato su strada guardando al paragone con la versione precedente. Era un Suv compatto idealmente più vicino ai modelli compatti disponibili nel 2017 sul mercato; oggi è una vettura media nel senso più automobilistico del termine, con 122 mm di lunghezza in più che però ne significano anche 30 di distanza supplementare tra le ruote anteriori e posteriori. L’auto è semplicemente più bilanciata, meno giocata sull’agilità estrema in città e più sul comfort di viaggio, con un buon equilibrio che in curva si traduce nel rollio ridotto, sicuramente meno avvertibile di quanto succede su Volkswagen Tiguan, che ha una carrozzeria più alta. Il merito va alle sospensioni posteriori multilink, ed eventualmente anche alla regolazione attiva dell’assetto Dcc, optional disponibile solo su allestimento R-Line. Si può anche “virare” su una risposta “Sport” degli ammortizzatori, andando in direzione del massimo sostegno sulle ruote esterne in curva e di quelle anteriori in frenata, ma sono i fondamentali di T-Roc ad essere buoni, a cominciare dal peso piuttosto contenuto in 1.474 kg. Si entra piuttosto velocemente in sintonia con lo sterzo, che è preciso e rapido, compatibilmente con una vettura pensata per la famiglia. La visibilità è buona in tutte le direzioni, la posizione di guida non risulta rialzata in modo eccessivo, l’impostazione essenziale della strumentazione rende l’auto intuitiva.
T-Roc resta il modello Volkswagen più europeo di tutti, con il suo stile nell’insonorizzare e isolare l’abitacolo da fruscii d’aria e irregolarità dell’asfalto, ma senza eccessi innaturali. È un’auto, non una bolla, diverte nel misto e fa anche sentire la voce del motore 1.5 eTsi turbo da 110 kW/150 Cv quando si passa al comando manuale del cambio Dsg a sette marce, attraverso le palette dietro al volante. Altrimenti, si ragiona di carburante e consumi. La media dichiarata di 6,6 litri di benzina per coprire 100 km è avvicinabile nei percorsi che comprendono traffico urbano e strade di grande percorrenza, affrontate a media velocità. Il sistema mild hybrid recupera energia elettrica in decelerazione o frenata e restituisce una coppia supplementare massima di 56 Nm, ovvero più spunto in accelerazione, ma consente anche di disinserire il motore benzina, con la funzione di veleggiamento. Quest’ultima aiuta in autostrada, dove la buona aerodinamica generale della T-Roc sconta comunque l’inevitabile resistenza all’aria carrozzeria rialzata da Sport Utility, con consumi registrati che si attestano a 7,4 litri di benzina ogni 100 km.
5Allestimenti e Prezzi—
Volkswagen T-Roc è disponibile al lancio in tre allestimenti. La versione di ingresso Life prevede fari e gruppi ottici posteriori a Led, climatizzatore automatico, sistema di infotainment multifunzione con schermo centrale da 12,9″ e strumentazione digitale, regolatore automatico della distanza, retrocamera e cerchi in lega da 17″. T-Roc Life è offerta in Italia a partire da 33.900 euro con motorizzazione 1.5 eTsi da 85 kW/115 Cv oppure da 36.650 con motore propulsore 1.5 eTsi da 110 kW/150 Cv. L’allestimento superiore Style prevede l’aggiunta di sedili anteriori riscaldabili con funzione di massaggio pneumatica, illuminazione d’ambiente, funzione di ricarica induttiva per lo smartphone, fari a Led Plus, loghi Volkswagen illuminati e cerchi in lega leggera da 18’’. T-Roc Style 1.5 eTsi 85 kW/115 Cv è in listino a 37.500 euro, che salgono a 40.250 per T-Roc Style 1.5 eTsi 110 kW/150 Cv. In cima alla gamma T-Roc c’è l’allestimento R-Line, previsto solo con la motorizzazione eTsi 110 kW/150 Cv e ispirata al gusto sportivo, dal prezzo di 41.350 euro. Ha paraurti più avvolgenti con presa d’aria a griglia maggiorata, cerchi in lega da 18’’, sedili anteriori comfort sportivi con rivestimenti personalizzati e poggiatesta integrati, pedali in acciaio, padiglione nero e soprattutto assetto sportivo.
6Pregi e difetti—
Di seguito pregi e difetti riscontrati durante un test di 200 km tra Lisbona e Cascais, in Portogallo.
- Un vero e proprio salto di categoria per un modello lungo oltre 12 cm più del suo predecessore, con un design solido ma anche filante, curato e pronto per svolgere il ruolo da prima o unica auto di famiglia
- Interni completamente ripensati, che liberano più spazio per i movimenti, anche per le gambe degli ospiti della seconda fila, ma anche il bagagliaio guadagna una capacità maggiore
- Il sistema MIB4 che si occupa delle funzioni dell’auto e della multimedialità è rapido nel funzionamento, ma tecnicamente non allineato alle possibilità di personalizzazione offerte dai più recenti sistemi basati su Android
- Il tunnel centrale non ospita più la leva del cambio, ma solo il comando rotativo multifunzione. Nonostante questo resta la parte più ingombrante dell’abitacolo
7Scheda tecnica—
I dati ufficiali forniti da Volkswagen sul T-Roc di nuova generazione:
Volkswagen T-Roc 1.5 eTSI 150 CV
Powertrain
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