“Conserva alcuni elementi originali dell’epoca, come i soffitti alti, la modanatura centrale, le finestre di proporzioni classiche e il pavimento recuperato nei bagni”, spiega il designer. Questo, insieme alla geometria leggermente curva dello spazio, che ha contribuito ad esaltare l’idea di continuità e movimento che definisce l’intera abitazione, ha segnato le caratteristiche spaziali del progetto.

Divano Loop di Sancal; sculture di Aldo (di Galería Vangar); tappeto di Lorena Canals; mini vasi di Aldea; vasi scuri di Justino del Casar; tavolino di Arenaa Home.
Sonia Sabnani
Lampada Callimaco di Artemide, acquistata da Heirloom; dipinto di Rafa García.
Sonia Sabnani
“La sfida principale è stata quella di mantenere la fluidità spaziale senza perdere l’identità di ogni stanza, dato che la pianta originale presentava una compartimentazione molto rigida. Per risolvere questo problema, abbiamo lavorato sulla creazione di volumi curvi che collegano visivamente le aree e ne ammorbidiscono i limiti. Le colonne, le giunzioni tra soffitti e pareti e persino i rivestimenti in legno sono stati progettati con una geometria organica che integra e ordina l’insieme in modo naturale”, spiega Serra.

La cucina, nei toni del rosa e terracotta, è un tocco di vivacità nella zona giorno.
Sonia Sabnani
Per esaltare questa continuità, il pavimento in legno a spina di pesce, con un elegante perimetro liscio, corre lungo tutta la casa, dando ritmo e coerenza all’insieme. Su questa base neutra, una palette di toni crema e marroni è impiegata in texture naturali e tessuti avvolgenti, che evocano la terra e la calma del paesaggio mediterraneo. A questo fanno eco altre pennellate di colori come terracotta, verde e ocra che danno vita all’insieme.