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Firenze ferma i monopattini in sharing, un servizio che ormai dilaga in tutte le grandi città europee: dal primo aprile del 2026, dopo due proroghe consecutive, il Comune ha stabilito, con una delibera della Giunta a firma dell’assessore alla mobilità Andrea Giorgio, che non ci sarà più un servizio strutturato. Una decisione che poggia su due basi: il cambiamento della normativa a livello nazionale e le criticità nella gestione dello sharing. E proprio alla luce del nuovo codice della strada che ha imposto tra l’altro nuove regole per i monopattini, tra cui l’obbligo di indossare il casco, il Comune ritiene che la tipologia del servizio renda problematico garantire il rispetto delle norme, anche a fronte dei controlli della polizia municipale. Per questo, si spiega dal Comune, «si viene a creare una situazione di potenziale violazione sistematica del codice della strada, non accettabile per la sicurezza urbana e per quella stradale».
APPROFONDIMENTI
Le violazioni
Ma non solo.
A questo si aggiungono infatti «le criticità legate allo scorretto utilizzo da parte degli utenti»: parcheggi selvaggi, transito contromano, sui marciapiedi e in aree vietate alla circolazione, utilizzo delle corsie riservate a bus e taxi. Dunque, basta. Il servizio – che era attivo in via sperimentale – cesserà il 31 marzo 2026, salvo ricorsi che probabilmente arriveranno. Contestualmente però, il Comune potenzierà il servizio di bike sharing, sia aumentando il numero di biciclette in circolazione sia rinnovando i mezzi a disposizione, specie quelli a pedalata muscolare.I noleggi
Proprio sul fronte del bike sharing, nel 2024 i noleggi hanno superato quota 1,5 milioni annui e nei primi mesi del 2025 si è registrato un aumento del 18% rispetto all’anno precedente. «Come amministrazione stiamo lavorando molto sul tema della sicurezza stradale, che per noi è sempre stata una priorità, ed usiamo tutti mezzi che abbiamo per garantirla – afferma la sindaca Funaro -. Dopo le normative nazionali e nell’impossibilità di assicurare la disponibilità anche a fronte dei controlli della polizia municipale, abbiano deciso di fermare lo sharing dei monopattini. Il nostro obiettivo è perseguire un uso sicuro e responsabile dei mezzi». «La mobilità in sharing – aggiunge l’assessore Giorgio – è una scelta centrale per la nostra città. Purtroppo, le modifiche al codice della strada, con gli obblighi introdotti, rendono meno semplice per gli operatori mettere a disposizione tutto quello che serve per utilizzare i mezzi rispettando la legge, così come è evidente che ci sia un uso spesso non conforme al codice dei monopattini, sia in marcia che in sosta».
Città europee che hanno vietato lo sharing dei monopattini
Parigi ha vietato completamente i monopattini elettrici in sharing dal settembre 2023. Il divieto riguarda solo i servizi di noleggio, non i monopattini privati.
A Praga l’amministrazione locale ha approvato un divieto totale dei monopattini in sharing che entrerà in vigore dal gennaio 2026, a causa dei problemi legati al parcheggio caotico e alla sicurezza.
Mentre Madrid ha revocato le licenze a tutti gli operatori di monopattini elettrici in sharing, vietando quindi questo servizio in città. La decisione deriva dal mancato rispetto delle norme su sicurezza e parcheggio da parte degli operatori.
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