“Ciao Ornella”, si legge nello striscione d’apertura del corteo. La “marea transfemminista” ha invaso le strade della Capitale in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne in programma il 25 novembre.

La mobilitazione indetta da Non Una di Meno è partita alle 15 da piazza della Repubblica. In testa i centri antiviolenza, al grido “Insieme siamo partite insieme torneremo, non una di meno”. 

Il corteo ha percorso Via Cavour, per poi passare da viale piazza dell’Esquilino, via Liberiana, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana, fino all’arrivo previsto in piazza di Porta San Giovanni. In marcia, insieme alla figlia, anche Paola Cortellesi: “Sono qui da cittadina, non da artista o da persona conosciuta – spiega ai microfoni di RomaToday – Partecipare è importante, da soli ci si può sentire anche sconfortati e inermi, solo insieme si cambiano le cose”.

Tra i motivi della manifestazione: una scuola libera da condizionamenti, la tutela della libertà di ricerca, l’introduzione sistematica dell’educazione sessuo-affettiva in tutti i cicli scolastici, il contrasto alla manovra finanziaria, il diritto all’autodeterminazione e il rifiuto del coinvolgimento nei processi di militarizzazione.

Da gennaio a oggi l’osservatorio di Non una di meno ha contato 78 femminicidi, 3 suicidi di donne, 2 di ragazzi trans, 1 di una persona non binaria e di un ragazzo. Numeri che, sottolineano le manifestanti “non danno la misura del quotidiano sommerso e strutturale della violenza”.