L’Associazione Nazionale Magistrati difende la decisione del Tribunale per i minorenni de L’Aquila che ha disposto l’allontanamento dei tre figli della coppia anglo-australiana dalla dimora di Palmoli (Chieti). Il sindaco ha annunciato che i piccoli verranno sottoposti a visite pediatriche. Nei giorni scorsi il padre aveva escluso la disponibilità dichiarando di voler chiedere 50mila euro per ogni bambino visitato. Il ministro della Giustizia: “Servono verifiche profonde”. Salvini: “Sequestro in modalità indegna”

Il sindaco di Palmoli (Chieti), Giuseppe Masciulli, ha assicurato che verranno sottoposti a visite mediche i tre figli di Nathan e Catherine, la coppia anglo-australiana che vive in un bosco intorno al piccolo Comune dell’Abruzzo e allontanata nella giornata di ieri su decisione del Tribunale per i minorenni de L’Aquila. I piccoli sono stati trasferiti in una casa protetta dove la madre li assiste secondo le prescrizioni della magistratura. “I bambini ora svolgeranno una serie di attività e visite mediche con pediatra, verifica delle vaccinazioni, colloquio psicologico che non è stato possibile effettuare fino ad ora”, ha detto il primo cittadino del Comune del Chietino. Il padre nei giorni scorsi aveva escluso la disponibilità ad autorizzare controlli sanitari dichiarando di voler chiedere “50mila euro per ogni bambino sottoposto a visite mediche”. 

Legale famiglia: “Bambini scossi ma sono forti”

Ad oggi i bambini sono separati dalla mamma perché dormono in una stanza solo per loro, “evidentemente sono scossi, ma vivono la situazione in maniera forte e positiva perché sanno che sono nel giusto e sono coscienti di questo perché i genitori li hanno sempre messi al corrente di tutto”, ha detto l’avvocato Giovanni Angelucci, che assiste la famiglia.

Anm: “Tutelati i minori nel bosco, elementi oggettivi”

L’Anm nel frattempo difende la decisione del Tribunale. Secondo l’associazione, l’atto si fonda su “su valutazioni tecniche e su elementi oggettivi”, a partire “da sicurezza, condizioni sanitarie, accesso alla socialità, obbligo scolastico”. “Le strumentalizzazioni di certa politica appaiono a nostro avviso in netto contrasto col rispetto dei diritti dei minori, dei più deboli, e della dignità di tutte le persone coinvolte”, aggiunge l’associazione.

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Salvini: “In Abruzzo sequestrati 3 bimbi in maniera indegna” 

Sulla vicenda intanto si infiamma il dibattito tra governo e magistrati. Duro è il commento del vicepremier Matteo Salvini che ha definito la decisione del Tribunale dell’Aquila un “sequestro di tre bambini portati via da una mamma e da un papà” compiuto “in modo indegno”. “Sono impegnato ad andare fino in fondo e se serve anche a parlare con il giudice del tribunale dei minori”, ha detto da Milano il leader della Lega che ha poi annunciato l’intenzione di recarsi in Abruzzo settimana prossima per seguire da vicino il caso. “Giudice e assistenti sociali d’Abruzzo non rompano le scatole. Anche questa storia dimostra che una profonda, sana e giusta riforma della giustizia che non funziona sarà fondamentale”, ha aggiunto Salvini.

Ministro Nordio: “Grave togliere bimbi, faremo verifiche”

Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha chiesto approfondimenti. “Strappare un bambino dalla famiglia è un atto estremamente doloroso, bisognerà fare accertamenti profondi, in questo momento è prematuro fare qualsiasi considerazione procedurale”, sono state le parole del Guardasigilli. “Siamo bombardati da decenni da profeti che dicono che bisogna smetterla con il consumismo e la tecnologia e tornare invece allo stato di natura. Qualcuno probabilmente lo fa e bisogna vedere se questo comprometta l’educazione dei bambini. Penso che i genitori siano i primi e essere consapevoli dei loro doveri”, ha aggiunto Nordio. Nelle ultime ore intanto nuove petizioni online sono state lanciate a sostegno del ricongiungimento tra tutti i componenti del nucleo familiare.

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