L’imminente Gran Premio di Cechia rappresenta il checkpoint relativo al ricalcolo delle concessioni ai costruttori di MotoGP. Il sistema, introdotto dallo scorso anno, prevede quattro fasce differenti, determinate dai risultati ottenuti da ciascuna azienda. La base per stabilire la fascia di appartenenza è rappresentata dai punti conquistati nel Mondiale costruttori.
L’unica Casa che, dopo Brno, potrebbe vedere modificato il proprio status è Aprilia, attualmente in Fascia C. Se in Moravia il marchio di Noale dovesse marcare almeno 10 punti validi per il Mondiale costruttori, resterebbe dov’è. Viceversa scenderebbe in Fascia D, la stessa di Honda e Yamaha. Con tutti i vantaggi del caso!
Difatti, scendere dalla Fascia C alla Fascia D significherebbe poter sviluppare liberamente il motore, avere a disposizione un aggiornamento aerodinamico in più nel corso della stagione, poter utilizzare due motori in più a stagione e, soprattutto, consentirebbe di effettuare i test anche con i piloti titolari, non solo con il collaudatore.
Dunque, paradossalmente ad Aprilia “converrebbe” andare male in Cechia? L’amministratore delegato Massimo Rivola ha liquidato la questione affermando che “non è un nostro obiettivo. Credo che resteremo dove siamo. O meglio, mi aspetto di restare dove siamo. Chiaramente, se quanto dico non si dovesse verificare, avremo dei potenziali vantaggi per il futuro. Però non ci interessa granché, ci concentriamo sulle prestazioni”.
Mettiamola così, Aprilia a Brno si trova in una win-win situation. Se il GP di Cechia dovesse andare bene, allora avrà fatto il proprio. Viceversa, se la gara dovesse risolversi in una disfatta, si aprirebbe una possibilità in più in ottica futura. Va rimarcato come ottenere 10 punti tra Sprint e GP sia quasi scontato. Nella stagione corrente, solo in Argentina e in Francia la Casa di Noale ha marcato meno punti nell’arco del fine settimana.