Si è conclusa lo scorso 19 novembre, nella sede della Camera di Commercio di Treviso-Belluno|Dolomiti, la tappa veneta del Giro d’Italia delle Donne che fanno Impresa, il roadshow nazionale promosso da Unioncamere, Unioncamere Veneto e dal Comitato per l’Imprenditoria Femminile, con il sostegno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy tramite fondi PNRR. L’incontro ha messo al centro il tema della continuità d’impresa, con contributi di esperti, istituzioni e testimonianze di imprenditrici del territorio. Il Presidente della Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti e di Assocamerestero Mario Pozza ha aperto i lavori.
«Grazie alle donne imprenditrici, alle donne che magari non compaiono come tali, ma che sono continua risorsa nel fare impresa, risorsa fondamentale del nostro territorio» ha detto Pozza «Come Ente camerale possiamo contare su un Comitato per l’Imprenditoria Femminile valido, attivo, a cui tengo molto perché capace di dare nuovi indirizzi, favorire il fare impresa al femminile, portare eventi come questi e fare rete tra imprese di tutti i settori, istituire premi su temi di visione e innovazione. Significa rafforzare il Made in Italy, rafforzare il contesto socio economico. Le donne sono un motore di sviluppo, innovazione e continuità».
I dati presentati durante la tappa trevigiana sono stati commentati da Tiziana Pompei, Vice Segretario Generale di Unioncamere, che ha evidenziato – i dati del V rapporto sull’imprenditoria femminile in Italia ci restituiscono una lettura di genere del fenomeno imprenditoriale: 1,3 milioni di imprese, concentrate nei settori tradizionali quali servizi, sanità, assistenza sociale, alloggio e ristorazione, ma sempre più presenti nei settori emergenti quali attività professionali e scientifiche attività finanziarie, costruzioni. Donne che fanno impresa non più per necessità, ma per realizzare i propri progetti e mettere in pratica le competenze acquisite nel proprio percorso di studi. Hanno un rapporto complicato con il credito perché si appoggiano alla famiglia sia finanziariamente che come rete di supporto e questo, se da un lato le rende più stabili, dall’altro frena gli investimenti. Servono finanziamenti ed incentivi, ma per aumentare la produttività e crescere c’è bisogno anche di investire nel capitale umano.
Il contributo del Comitato Imprenditoria Femminile
La Presidente del Comitato Imprenditoria femminile di Treviso – Belluno Barbara Barbon, ha evidenziato: «Prendo in prestito quattro parole chiave emerse oggi: numeri, sfide, aspetti psicologici e visione olistica. I numeri ci dicono che le donne imprenditrici sono una forza: 1.300.000 in Italia, 15.000 a Treviso, 3.000 a Belluno. Siamo un vero esercito. Abbiamo visto che il passaggio generazionale è una grande sfida, ma abbiamo anche riconosciuto che le donne, per natura, sanno affrontare prove difficili in modo straordinario, spesso con quella forza silenziosa che non cerca riconoscimenti. Le donne colgono con grande sensibilità le dinamiche delle relazioni e questa visione olistica permette di guidare la continuità generazionale, garantendo sviluppo economico e sociale ai nostri territori».

Testimonianze di continuità: emozioni, scelte e leadership al femminile
Le testimonianze delle imprenditrici protagoniste hanno rappresentato uno dei momenti più intensi e significativi dell’evento. Alessia Miotto (Imesa Spa), Giorgia Camolei (Antica Coloreria Camolei) e Manuela Gazzola (Maglificio Orma Snc) hanno condiviso percorsi profondi e autentici, raccontando i passaggi effettuati, le criticità affrontate e le scelte che hanno permesso di garantire continuità alle loro imprese familiari. È emerso come i passaggi generazionali possano assumere forme diverse: una transizione progressiva e naturale, maturata attraverso un coinvolgimento costante in azienda, oppure un cambiamento improvviso, che richiede rapidità decisionale, senso di responsabilità e capacità di assumere la guida. Dalle loro voci sono emersi coraggio, emozione, visione, leadership diffusa e nuove idee, elementi che hanno definito il loro ruolo di successori e innovatrici, capaci di costruire futuro per le imprese del territorio.
A dare continuità e profondità al confronto è stata la dott.ssa Eva Zanatta, che ha moderato l’incontro valorizzando i contributi delle relatrici e garantendo un dialogo di vivo interesse.
Sono intervenuti: Paolo Gubitta, Prof. Ordinario Università di Padova sul Progetto del sistema camerale veneto: “Continuità d’impresa” premesse metodologiche, contenuti e finalità”, Cristian Mazzarini, Area Credito e Finanza Confindustria Veneto Est sul Progetto “Desk Imprese di famiglia”, Carlo Ceriana, Direttore Confartigianato Imprese Marca Treviso sul Progetto “Andare oltre – Allenarsi alla continuità”, Silvio Barbon, Direttore di Confagricoltura Treviso sul Progetto “Le attività di facilitazione per la continuità d’impresa”.
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