di
Monica Colombo
Il francese è stato vicino al trasferimento al Chelsea, Allegri si è impuntato e ora si gode le parate decisive del suo portiere, che aveva neutralizzato anche Dybala
Mike Maignan mette le mani sul derby. Il portierone francese con tre parate
mostruose, una delle quali decisiva per neutralizzare il tiro dal dischetto di
Calhanoglu, tiene a galla il Milan. Di più, consente al Diavolo di capitalizzare
la zampata di Christian Pulisic e di issarsi al secondo posto, in condominio con il Napoli e a due lunghezze dalla Roma. Così se da un lato prosegue la maledizione che nel nuovo millennio colpisce gli allenatori interisti, sconfitti al loro primo derby, dall’altro Max Allegri conferma il proprio positivo score (al debutto sulla panchina del Milan nel 2010 ottenne tre successi consecutivi nelle prime tre sfide con l’Inter). La gara termina con tutti i rossoneri in festa a fare cerchio attorno a Mike: se prima veniva criticato per non essere freddo nel bloccare i rigori, in questa stagione invece viene celebrato per averne già fermati due (l’altro era il tiro dal dischetto di Dybala). Cosa è scattato nella testa di Maignan?
In estate, quasi offeso per non aver raggiunto un accordo per il rinnovo del contratto, era a un passo dal Chelsea: la società aveva individuato in Milinkovic-Savic il sostituto naturale. Poi il tackle di Max Allegri ha determinato la permanenza di Maignan, sempre più leader. E strafelice
per il derby e i suoi interventi: «Una vittoria preziosa, dobbiamo continuare
così e lavorare…».
I trucchi di Maignan per destabilizzare Calhanoglu
Due considerazioni: prima ha destabilizzato mentalmente il rigorista turco (che ha una percentuale realizzativa del 95%) suggerendogli ironicamente dove tirare. Non solo: ha mosso qualche passetto verso la sua sinistra come a voler confondere Calha. Il riflesso con cui si è tuffato sulla destra ha beffato il turco. Con il volo ha certificato lo stato di grazia in cui si trova rivelatosi già fondamentale nelle due parate a mano aperta esibite su Thuram e Lautaro. Sicuri che gli obiettivi di mercato, Suzuki e Caprile, siano meglio di Maignan? «Per i rigori c’è Claudio Filippi, è il migliore in quel ruolo, molto bravo a preparare i portieri sui rigori» ha commentato Allegri a fine partita. «Una bella vittoria, è stata una partita divertente. Nel primo tempo siamo stati un pochino assenti, poi la squadra ha giocato meglio. Vincere gli scontri diretti è una bella gioia, poi ci sono campionati in cui vinci con le big ma perdi punti con le piccole… Alla fine i punti che abbiamo sono quelli che meritiamo. Il risultato è importante a livello psicologico: perdendo saremmo andati a meno 5…».
Chivu, la faccia della delusione. Ha buoni motivi: «L’unica volta che abbiamo lanciato lungo e persa una seconda palla, loro sono andati in porta. Mi tengo la buona prestazione». E poi una spiegazione, sul cambio di Lautaro: «Una scelta tecnica? Potrò cambiare un giocatore».
24 novembre 2025
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