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Redazione Online

Il futuro di Taiwan «è una parte importante dell’ordine internazionale del dopoguerra», ha detto il leader cinese. Il tema non era mia stato discusso tra i due. «Relazioni tra noi migliorate»

Il presidente cinese Xi Jinping ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo statunitense Donald Trump. Lo ha riferito oggi l’agenzia di stampa statale cinese Xinhua. I due capi di Stato hanno discusso, tra gli altri temi, della «crisi Ucraina». Xi Jinping ha sottolineato che la Cina «sostiene tutti gli sforzi profusi per la pace» e auspica che tutte le parti continuino a ridurre le divergenze e a raggiungere quanto prima «un accordo di pace equo, duraturo e vincolante per risolvere la crisi alla radice».

Poi, diversamente da quanto accaduto negli altri colloqui tra i due leader, Xi ha parlato della situazione di di Taiwan. Il ritorno di Taiwan alla Cina è «un elemento chiave dell’ordine internazionale del secondo dopoguerra». È quanto ha detto il presidente Xi Jinping, chiarendo «la posizione di principio» di Pechino sulla questione di Taiwan. 



















































Cina e Stati Uniti, nel resoconto del network statale Cctv, «hanno combattuto fianco a fianco contro il fascismo e il militarismo: ora dovrebbero collaborare per salvaguardare i risultati ottenuti con la vittoria nella Seconda guerra mondiale».

Nel colloquio telefonico Xi «ha sottolineato che l’incontro di successo tenutosi il mese scorso a Busan, in Corea del Sud, ha portato a molti importanti consensi» che «hanno dato slancio al progresso costante delle relazioni tra Cina e Stati Uniti, inviando al contempo un segnale positivo al mondo. Dopo l’incontro di Busan, le relazioni tra Cina e Stati Uniti sono rimaste generalmente stabili e sono migliorate, il che è stato ampiamente accolto con favore da entrambi i paesi e dalla comunità internazionale», ha spiegato l’agenzia Xinhua.
articolo in aggiornamento…

24 novembre 2025 ( modifica il 24 novembre 2025 | 16:33)