Asted Studio reinterpreta il modernismo catalano in un’abitazione privata che si svela come uno spazio intimo e personale dai toni caldi e avvolgenti.
Sala da pranzo della casa a Barcellona, firmata da Astet Studio
Nel cuore della vivace Barcellona, nel quartiere dell’Eixample, noto per la sua architettura modernista, si trova un raffinato appartamento che racconta la storia della donna che lo abita: una manager indipendente, tornata nella sua città dopo anni trascorsi a Shanghai, con il desiderio di ritrovare sé stessa in uno spazio che le somigliasse davvero. Astet Studio ha ascoltato il suo vissuto e l’ha trasformato in architettura: un racconto fatto di luce, materie calde e richiami lontani, dove modernismo catalano e suggestioni asiatiche dialogano con naturalezza.
Il concept di questa casa si basava sulla creazione di uno spazio molto personale per la sua proprietaria, una donna dalla personalità brillante e sofisticata. Per lei era essenziale che la casa mantenesse un concept e una distribuzione in linea con i principi del Feng Shui, oltre a sottili richiami all’Asia, spiegano i progettisti.
Un progetto nel segno della luce
L’ingresso ha un pavimento in cementine che sembra come un tappeto.
Il progetto di CCHouse nasce da un gesto apparentemente semplice: restituire respiro a un appartamento non particolarmente luminoso, trasformandolo in un luogo intimo e confortevole attraversato dalla luce. La distribuzione degli spazi è stata ripensata: a destra l’area dedicata alla convivialità, destinata a incontri e conversazioni con amici e familiari; a sinistra la zona più riservata, ovvero l’area notte, dove ritrovare sé stessa e la propria dimensione personale. A collegare le due aree un corridoio di vetro, che rende gli ambienti fluidi e permeabili. Le pareti, scandite da una boiserie in legno dalle linee morbide, accompagnano lo sguardo, mentre la luce della lampada di DCWédition crea un chiarore delicato che risalta sul fondo chiaro del legno, costruendo un’atmosfera suggestiva. La cucina, aperta verso l’ingresso, conserva l’essenzialità e le geometrie dell’arredo asiatico: i mobili in noce, profondi e ben scanditi, disegnano volumi interessanti. Al centro, l’isola scultorea, formata da una base in noce scuro a cui sono sovrapposti due blocchi in marmo Perla Venata, diventa teatro di rituali quotidiani: la colazione del mattino, una conversazione improvvisata, una pausa per un tè. Le sedute in rovere di Thonet completano lo spazio con un tocco di classicità. La pavimentazione, per la maggior parte dell’appartamento, è in rovere oliato naturale, luminoso e caldo, in contrasto con le piastrelle in cementine che si alternano come tappeti in alcune aree.
Una storia intima e personale
Living
Nel soggiorno, il divano rosso ruggine prodotto da Joquer diventa protagonista, in contrasto con il tappeto nelle tonalità ocra e beige che richiama la passione della proprietaria per le rose. Ogni elemento – dal tavolino in pietra e ottone disegnato su misura al grande mobile preesistente rivestito in rovere cannettato – racconta un frammento della sua storia personale, celando anche la TV all’interno di un volume discreto. La sala da pranzo, arredata con la stessa straordinaria attenzione, si apre in continuità con il living: le sedie della danese Verpan attorniano il bel tavolo in rovere dalla base sinuosa, progettato dallo stesso Astet Studio, illuminato dalla sospensione di Vibia che si staglia come una presenza poetica. La parete in stucco accoglie due deliziose applique in ceramica realizzate a mano, piccole sculture luminose di straordinaria delicatezza. In un angolo, una scrivania in rovere realizzata su misura e la sedia Frames di Jaime Hayón per Expormim compongono un angolo studio piccolo ma esauriente.
Cucina con isola
Spostandosi nella zona più privata, dall’ingresso si accede a uno spogliatoio e al bagno padronale tramite una porta in vetro, due spazi che condividono la stessa parete. Protagonista è la vasca freestanding con piedini a zampa di leone, fortemente voluta dalla proprietaria, collocata nello spogliatoio come un oggetto prezioso. Un simbolo della sua nuova vita: un luogo per rallentare, ascoltarsi. Un grande specchio con cornice in ottone moltiplica le prospettive, mentre una tenda in lino, che può celare o svelare la vasca, avvolge lo spazio in un’atmosfera sospesa, illuminata dalle luci LED integrate a soffitto. Il bagno, separato da pannelli in vetro testurizzato, si distingue per le piastrelle artigianali posate a spina e i sanitari in ottone, che si stagliano sulla palette tenue. La doccia, con doppio accesso e quindi accessibile anche dagli ospiti, permette di attraversare lo spazio con naturale fluidità.
Vasca free standing nella zona guardaroba
La cabina armadio abbraccia l’ambiente con il calore del rovere e la brillantezza dell’ottone, mentre un armadio rivestito in velluto grigio introduce una nota di lusso discreto. Una chaise longue, progettata da Astet, crea una zona salotto condivisa tra bagno e cabina armadio, pensata per momenti di puro relax personale.
Oltre la porta pannellata, la camera da letto si apre su un piccolo salotto privato: una sorta di anticamera emotiva, un luogo di transizione tra il giorno e la notte. Alla parete, un trittico di ispirazione asiatica domina la testiera del letto in rovere e rafia naturale; i comodini in marmo crema e la poltrona del brand giapponese &Tradition contribuiscono a creare un’atmosfera di quiete avvolgente.
Camera da letto
Questa casa non è semplicemente un’elegante abitazione, ma piuttosto un ritratto intimo, che accoglie, riflette e amplifica la storia della persona che la abita.
A Barcellona, questo appartamento evoca atmosfere asiatiche grazie a materiali nobili e naturali e arredi su misura dai colori tenui: foto e immagini.
