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(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Si muovono all’insegna della prudenza le Borse europee, mentre il mercato torna a scommettere su un taglio dei tassi Usa in dicembre e i titoli tecnologici riprendono la via dei rialzi (alla vigilia +2,7% il Nasdaq) dopo il passo indietro della scorsa settimana. Alla vigilia Christopher Waller, membro del consiglio dei governatori della Fed, ha sottolineato che il mercato del lavoro è abbastanza debole da meritare un’altra riduzione del costo del denaro di 25 punti base, eventualità che ora in base ai tassi di mercato appare probabile a oltre l’80%, secondo le elaborazioni di Cme FedWatch. Sullo sfondo resta la questione ucraina, con gli occhi puntati sull’andamento dei negoziati.

Così, viaggiano deboli il FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi, il DAX 30 di Francoforte (con il Pil tedesco confermato invariato nel terzo trimestre e al+0,3% su anno) e gli altri indici del Vecchio Continente.

Nexi in luce con possibile rafforzamento Cdp in capitale

La prospettiva di un possibile rafforzamento di Cassa depositi e prestiti nel capitale premia il titolo Nexi a Piazza Affari. Secondo indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera, Cdp intende aumentare la sua quota in Nexi al di sopra dell’attuale 19,14% e, per riuscirci, sta valutando l’acquisto del 3,2% residuo detenuto da Mercury Uk, il veicolo societario con cui i fondi Bain, Advent e Clessidra hanno comprato nel 2015 l’89% dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, poi rinominato Nexi. «L’eventuale acquisto di un ulteriore 3,2% – nota il quotidiano – renderebbe la Cassa primo socio del gruppo dei pagamenti, alla pari con il fondo Hellman & Friedman (22,2%), con possibili riflessi anche sull’assetto di governance definito dai patti parasociali fra Cdp e i fondi».

«Consideriamo la notizia neutrale nel breve termine ma potenzialmente positiva nel medio periodo, poiché conferma il ruolo strategico che Cdp intende mantenere in Nexi e la volontà di sostenerne lo sviluppo come infrastruttura nazionale dei pagamenti», commentano gli analisti di Intermonte, aggiungendo che «un incremento della partecipazione rafforzerebbe la stabilità dell’azionariato e la percezione di un presidio istituzionale, ma al tempo stesso riduce la probabilità di una rapida dismissione della divisione Dbs, dato il potere di veto che Cdp potrebbe esercitare sulle operazioni straordinarie». «L’eventuale aumento della partecipazione di Cdp in Nexi ridurrebbe in parte il rischio di overhang», ovvero di possibile offerta di grossi quantitativi di titoli sul mercato, nota da parte sua Equita.

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A Milano brilla Leonardo, giù Ferrari

Sull’azionario, a Piazza Affari fa bene Leonardo – Finmeccanica in scia a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, secondo cui il budget italiano 2026-2028 dovrebbe destinare il 41% dei fondi industriali (circa 10,3 miliardi) ai programmi della difesa. Acquisti anche su Saipem eBuzzi Unicem . Poco mossa Stellantis , che a ottobre ha visto salire le immatricolazioni in Europa (comprendendo anche Uk e Paesi Efta) del 4,6%. In coda Ferrari e Lottomatica Group .