Un sistema di valutazione diverso. Il tennis mondiale è rappresentato dai riscontri delle classifiche ATP e WTA, che si basa sul meccanismo dell’accumulo di punti e delle scadenze legate all’annata precedente, tenendo presente del percorso affrontato. Altre analisi ci possono essere ed è quanto fatto da Jeff Sackmann che per Wall Street Journal, sull’Economist, per ESPN e su Tennis Abstract, il suo sito, ha fornito un modo diverso per classificare i tennisti.

Stiamo parlando del ranking Elo. Di cosa si tratta? Ci si riferisce a un modo diverso di valutare i giocatori. Grazie a questo algoritmo, vengono stimate le qualità dell’atleta sulla base del rivale affrontato e battuto e non quindi dal turno raggiunto in un determinato torneo. Una caratteristica che segna la principale differenza tra l’Elo e il sistema di calcolo classico delle classifiche.

Come funziona? Per stilare la graduatoria bisogna considerare due variabili: le partite giocate, in modo tale da avere un peso sul dato, e il valore dell’avversario affrontato. Sackmann, fondatore del citato Tennis Abstract, fornisce un aggiornamento di questa classifica settimana, che può considerarsi un metodo alternativo per valutare le prestazioni dei tennisti. In questo sistema, si tiene conto anche della gravità di una sconfitta.

Per essere considerati nella classifica Elo è necessario che i giocatori abbiano preso parte ad almeno 10 tornei nelle ultime 52 settimane. Il sistema tiene conto anche di eventuali assenze dal circuito. In questo caso c’è il cosiddetto fattore K, ovvero una variabile in grado di assegnare un peso maggiore a determinate partite, come nei 1000 o negli Slam. Questo particolare fattore viene utilizzato anche quando un tennista non gioca lungamente. Quindi, in presenza della condizione menzionata, il valore della valutazione del giocatore diminuisce ma allo stesso tempo aumenta il fattore K.

Secondo il ranking Elo, dunque, Jannik Sinner è il n.1 della graduatoria a precedere lo spagnolo Carlos Alcaraz, il serbo Novak Djokovic, il tedesco Alexander Zverev e l’americano Taylor Fritz. Lorenzo Musetti è n.9 di questa classifica. Chiaramente, la differenza più importante rispetto alla classifica mondiale canonica è che Jannik preceda Carlitos.

Un dato che dipende da un miglior rapporto vittorie/sconfitte del pusterese contro i top-10 (19/4) e i top-20 (25/4) rispetto all’iberico (17/4 contro i top-10 e 27/6 contro i top-20) nelle ultime 52 settimane. Contro i top-5, invece, è migliore lo spagnolo (8 vittorie 3 sconfitte) rispetto a Sinner (7 vittorie e 4 sconfitte). Curioso il fatto che il dato dei ko nel caso dell’azzurro si riferisca in quest’ultimo caso esclusivamente agli incontri col murciano.

Questioni di particolari, in un anno “compromesso” per Jannik, vista la sospensione di tre mesi per la vicenda “Clostebol” che gli ha impedito di mettere fieno in cascina. Stagione, però, eccezionale perché oltre a 6 titoli vinti, di cui 2 Slam (Australian Open e Wimbledon), sono arrivati altri risultati incredibili:

  • Raggiungimento di tutte le finali del Grande Slam nel 2025;
  • 10 finali disputate su 12 tornei a cui ha preso parte;
  • La riconferma del titolo di “Maestro” a Torino, senza mai perdere una partita.

RANKING ELO AGGIORNATO

1 Jannik Sinner 2293.2
2 Carlos Alcaraz 2272.8
3 Novak Djokovic 2089.9
4 Alexander Zverev 2048.0
5 Taylor Fritz 2028.6
6 Alex De Minaur 2003.0
7 Felix Auger Aliassime 1990.8
8 Daniil Medvedev 1968.5
9 Lorenzo Musetti 1967.8
10 Casper Ruud 1951.1

RANKING ATP AGGIORNATO

1. Carlos Alcaraz 12050
2. Jannik Sinner 11500
3. Alexander Zverev 5160
4. Novak Djokovic 4830
5. Felix Auger-Aliassime 4245
6. Taylor Fritz 4135
7. Alex de Minaur 4135
8. Lorenzo Musetti 4040
9. Ben Shelton 3970
10. Jack Draper 2990