VICENZA – Sono 120 gli esuberi su 300 dipendenti alla Campagnolo: «Non c’è un’alternativa» se non con «conseguenze drammatiche l’azienda e per la città di Vicenza», va sapere oggi, mercoledì 26 novembre, la ditta vicentina dei componenti per il ciclismo.

Il piano Campagnolo

Campagnolo ieri aveva annunciato il piano di razionalizzazione con 120 esuberi su 300 dipendenti, oggi ribadisce che a questo piano industriale «non c’è un’alternativa» se non con «conseguenze drammatiche per Campagnolo e per la città di Vicenza». Con una nota la società fa presente che «i dati di bilancio fino al 31 maggio 2025 evidenziano come negli esercizi 2023, 2024, 2025 la perdita superi i 24 milioni di euro. A fronte di questi numeri difficili, dovuti in primis a una congiuntura di settore davvero gravosa che vale per Campagnolo come per i suoi competitor in tutto il mondo – si legge – l’azionista ha sottoscritto un finanziamento, fra novembre 2024 e dicembre 2025, di 10 milioni».

Nonostante ciò, prosegue il documento, «la liquidità, oggi, non può garantire una continuità d’impresa alle condizioni attuali. Quindi, assieme ad un necessario piano di sviluppo prodotto in corso, il rilancio non è possibile senza un ripensamento molto importante dei costi, a tutti i livelli».

I vertici di Campagnolo spiegano inoltre di aver «prodotto un piano finanziario rivolto agli istituti ed eventuali partner per invertire la tendenza e riconsegnare alla comunità vicentina un’azienda non solo tecnicamente all’eccellenza, ma anche capace di sostenersi e con una riduzione del costo del lavoro del 40% che permetterà una prosecuzione dell’occupazione nel sito di Vicenza anche in futuro, seppur ridotta».