Le vacanze a Marsa Alam di qualche settimana fa sono ormai un ricordo, il presente di Martina Fidanza sta già guardando al 2026 partendo dalle basi impostate quest’anno. In questi giorni la velocista bergamasca della Visma | Lease a Bike è in Olanda a s-Hertogenbosch (o Den Bosch se preferite) nella sede del suo team per la classica routine fatta di colloqui con i diesse, shooting fotografici, bike fitting, visite mediche, prove, misura e visione dei materiali.

Anche se Amsterdam dista meno di un’ora, c’è poco tempo per lo svago turistico. Questo tipo di raduno ha lo scopo di preparare atlete e staff per i primi ritiri. Tra un impegno e l’altro, ci inseriamo anche noi per sentire dalla voce di Fidanza com’è stata la prima annata con il team olandese, chiusa con il fantastico oro mondiale del quartetto azzurro. E proprio su questo tema Martina ci concede di rivelarci un momento poco felice dopo Parigi 2024.

L'oro del quartetto ha cancellato la delusione di Parigi e ora Fidanza e le sue compagne puntano forte a Los AngelesL’oro del quartetto ha cancellato la delusione di Parigi e ora Fidanza e le sue compagne puntano forte a Los Angeles

Fidanza al mondiale in pista ha corso anche scratch e chilometro cronometratoFidanza al mondiale in pista ha corso anche scratch e chilometro cronometrato

L'oro del quartetto ha cancellato la delusione di Parigi e ora Fidanza e le sue compagne puntano forte a Los AngelesL’oro del quartetto ha cancellato la delusione di Parigi e ora Fidanza e le sue compagne puntano forte a Los Angeles

Fidanza al mondiale in pista ha corso anche scratch e chilometro cronometratoFidanza al mondiale in pista ha corso anche scratch e chilometro cronometrato

Che bilancio hai tratto del 2025 con la Visma?

Posso ritenermi contenta e soddisfatta. Dopo le classiche del Nord, che avevo finito con l’influenza, ho raggiunto il picco di forma a maggio, dove ho ottenuto due delle mie tre vittorie stagionali. La terza è arrivata a luglio al Baloise e ho chiuso con un podio in Canada.

In quest’ultima gara sei arrivata seconda dietro alla tua compagna Veenhoven, l’altra velocista della squadra. Com’è la stata la convivenza fra voi?

Nienke ed io ci siamo divise una parte del calendario, dipendendo anche dai rispettivi periodi di forma, però abbiamo anche corso assieme spesso. Siamo due sprinter diverse: lei è più esplosiva di me riuscendo ad esprimere molti watt in poco tempo, mentre io ne produco appena meno, ma tenendoli in maniera più prolungata. Questo mi è dato dal fatto che in pista corro il chilometro cronometrato, sebbene anche lei faccia pista. Nonostante alcune differenze, credo che siamo complementari assieme e con lei mi sono trovata molto bene.

Ultima tappa del Baloise, terza vittoria stagionale di Fidanza in un podio tutto italiano. Battute Guarischi e ConsonniUltima tappa del Baloise, terza vittoria stagionale di Fidanza in un podio tutto italiano. Battute Guarischi e Consonni

Ultima tappa del Baloise, terza vittoria stagionale di Fidanza in un podio tutto italiano. Battute Guarischi e ConsonniUltima tappa del Baloise, terza vittoria stagionale di Fidanza in un podio tutto italiano. Battute Guarischi e Consonni

Vi siete scambiate dei consigli?

Certo, è normale. Lo abbiamo fatto soprattutto l’inverno scorso quando ci siamo conosciute, sia per gli allenamenti sia per affinare la nostra comunicazione sui posizionamenti prima di una volata o sull’andamento della gara. Sono più grande di Nienke di cinque anni e ho cercato di portare la mia esperienza al suo e nostro servizio. Ad esempio nelle gare che io avevo già corso in passato, cercavo di anticiparle come sarebbe potuta andare.

In corsa com’è andato il vostro reparto velociste?

Ho visto che se nei finali di gara restiamo unite, possiamo giocarcela con tutti. Quest’anno nelle gare secondarie siamo state compatte e abbiamo ottenuto vittorie e buoni risultati. Dobbiamo solo essere più continue in questo tipo di atteggiamento in qualunque corsa.

Fidanza e Veenhoven sono le due velociste della Visma. Hanno caratteristiche diverse, ma possono coesistere e crescere ancoraFidanza e Veenhoven sono le due velociste della Visma. Hanno caratteristiche diverse, ma possono coesistere e crescere ancora

Per Fidanza il reparto delle velociste in Visma sta trovando la giusta affinitàPer Fidanza il reparto delle velociste in Visma sta trovando la giusta affinità

L'ultima gara stagionale è stata un dominio della Visma in Canada. Vince Veenhoven davanti a Fidanza e Vigie (foto Sbreau.photography)L’ultima gara stagionale è stata un dominio della Visma in Canada. Vince Veenhoven davanti a Fidanza e Vigie (foto Sbreau.photography)

Fidanza e Veenhoven sono le due velociste della Visma. Hanno caratteristiche diverse, ma possono coesistere e crescere ancoraFidanza e Veenhoven sono le due velociste della Visma. Hanno caratteristiche diverse, ma possono coesistere

Per Fidanza il reparto delle velociste in Visma sta trovando la giusta affinitàPer Fidanza il reparto delle velociste in Visma sta trovando la giusta affinità

L'ultima gara stagionale è stata un dominio della Visma in Canada. Vince Veenhoven davanti a Fidanza e Vigie (foto Sbreau.photography)L’ultima gara stagionale è stata un dominio della Visma in Canada. Vince Veenhoven davanti a Fidanza e Vigie (foto Sbreau.photography)

Restiamo sull’argomento velociste. Tu all’europeo in pista hai battuto Wiebes, mentre il suo diesse Mondini ora come ora vede Consonni capace di batterla, come ci ha confermato Alzini. Tu che le conosci bene tutte che idea ti sei fatta?

Premettiamo che Wiebes è un riferimento per tutte le sprinter e si merita tutto quello che ha raggiunto finora. In realtà non penso che si possa progettare tanto per batterla, perché attualmente Lorena è un gradino sopra tutte. In pista io sono riuscita a battere Wiebes nello scratch perché ho ragionato e improvvisato guardandola negli ultimi giri. Su strada in effetti Chiara (COnsonni, ndr) è quella che le si è avvicinata di più, ma credo che bisogna vedere sul momento come va la corsa. Se non altro chi batterà Wiebes darà un segnale e renderà più interessanti le volate successive.

A proposito di Alzini, anche tu come lei hai passato un brutto momento dopo l’Olimpiade di Parigi. Se è superato, hai voglia di raccontarcelo?

Sì, effettivamente non ne avevo parlato molto perché non ero dell’umore adatto. Direi che è superato, però è ovvio che la delusione per il nostro risultato del quartetto rimane ed è stata quella che ha innescato tutto. Avevo dedicato tutta me stessa a quell’evento, come le mie compagne e più di così non potevamo fare, ma resta l’amarezza. Personalmente dopo Parigi in me è diventata demotivazione. Ho accusato il colpo. Non avevo molte gare da fare su strada, però non riuscivo nemmeno a finire gli allenamenti. Tornavo a casa a metà, cosa che non mi era mai successa. Mentalmente non riuscivo più a ripartire.

Dopo Parigi 2024, Martina aveva perso la motivazione per finire la stagione. Il passaggio alla Visma è stata la svoltaDopo Parigi 2024, Martina aveva perso la motivazione per finire la stagione. Il passaggio alla Visma è stata la svolta

Dopo Parigi 2024, Martina aveva perso la motivazione per finire la stagione. Il passaggio alla Visma è stata la svoltaDopo Parigi 2024, Martina aveva perso la motivazione per finire la stagione. Il passaggio alla Visma è stata la svolta

Ti sei fatta aiutare o seguire da qualcuno?

E’ stato un periodo difficile. Alla Ceratizit avevamo una figura che ci seguiva, ma per uscire da quello stato d’animo devi aprirti e parlargliene, che sia uno psicologo della squadra o un tuo personale. Invece io non volevo proprio parlare con nessuno e non avevo nessuna voglia di raccontare nulla. Ho solo aspettato che questa situazione passasse in modo fisiologico. Nel frattempo mi ero fissata il mondiale su pista di Ballerup come riscatto. Però ho avuto un intoppo anche in quel caso…

Spiegaci pure.

L’anno scorso verso settembre mentre mi preparavo, ho avuto un incidente in bici proprio nel giorno in cui veniva annunciato ufficialmente il mio passaggio alla Visma. Lì ho avuto una svolta morale, però non ho avuto nemmeno il tempo di godermi quel momento. Alla fine ero riuscita a riprendermi per correre in Danimarca purtroppo con una condizione tutt’altro che buona. Ora posso dire che le vittorie di quest’anno tra strada e pista hanno allontanato quello stato d’animo.

Nel 2026 Martina punta a vincere la sua prima gara WorldTourNel 2026 Martina punta a vincere la sua prima gara WorldTour

Nel 2026 Martina punta a vincere la sua prima gara WorldTourNel 2026 Martina punta a vincere la sua prima gara WorldTour

Martina Fidanza ha già in mente degli obiettivi per il 2026?

Principalmente mi piacerebbe vincere una gara WorldTour e riconfermarmi al mondiale su pista col quartetto. Ecco, con le mie compagne abbiamo un obiettivo chiaro: Los Angeles 2028. Inizieremo a lavorarci tutti assieme anche con lo staff, di sicuro faremo tesoro della pressione e di ciò che non è andato bene a Parigi per arrivare alla prossima Olimpiade ancora più forti psicofisicamente.