Il tecnico dopo il 3-0 di Francoforte: “Potevamo segnare anche di più. I miei hanno scritto un aggettivo per ripartire. Dobbiamo avere l’umiltà dei bergamaschi”

Giorgio Dusi

26 novembre 2025 (modifica il 27 novembre 2025 | 00:00) – MILANO

Raffaele Palladino e la sua “notte magica”: all’esordio assoluto in Champions League sul campo dell’Eintracht Francoforte ottiene una vittoria per 3-0, regala all’Atalanta altri tre preziosi punti per avanzare fino a quota 10 in 5 partite e mettere un piede nei playoff. È anche il suo primo successo nerazzurro: “Questa è la vittoria di un gruppo che ha grandi valori umani e tecnici, che meritava questa soddisfazione”. 

sODDISFAZIONE—  

“Ho visto il lavoro dei ragazzi”, prosegue il tecnico, “e mi hanno regalato una serata indimenticabile, ora dobbiamo essere bravi a restare umili. Serviva una scintilla per sbloccarsi mentalmente ed è arrivata. La squadra segue quello che proponiamo, da una settimana siamo insieme a ho già visto grandi progressi, abbiamo sfidato una squadra con dei valori. Noi con personalità e qualche difficoltà abbiamo giocato da squadra, non siamo riusciti a sbloccarla subito, abbiamo preso due pali. Potevamo segnare anche di più”. 

L’ANEDDOTO—  

Il tecnico ha poi concluso raccontando un episodio successo negli scorsi giorni in spogliatoio: “Volevo scrivere su un foglio il dna che doveva ritrovare questa squadra: ognuno di loro mi ha dato un aggettivo su cui concentrarci. Sono venute fuori cose importanti, stasera le ho viste tutte in campo: entusiasmo, coraggio, alchimia, leggerezza, ambizione, ma anche la fame. L’ho appeso in spogliatoio. Il nostro dna deve esser quello dei bergamaschi, dobbiamo rimanere umili. Sono convinto che insieme faremo grandi cose con questa mentalità. I valori tecnici ci sono, io non sono un mago che mi sono inventato cose diverse”.

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la classifica—  

E ora anche la situazione nella League Phase diventa interessante con 10 punti in 5 partite che valgono il decimo posto, pari tra le altre con Chelsea, Dortmund e Manchester City. “Ma io ad ora non penso agli obiettivi, agli ottavi o ai playoff: questa sera contava vincere per la nostra testa, per il percorso che stiamo facendo insieme. Mi interessava la vittoria stasera perché i ragazzi la meritavano”. E in chiusura: “Se siamo a 10 punti è anche merito della gestione Juric e per questo lo ringrazio per il percorso”.