Il Senato ha approvato in via definitiva il decreto Flussi, confermando il testo che aveva già ricevuto il voto favorevole della Camera. Il provvedimento è stato approvato per alzata di mano, con la maggioranza a favore e le opposizioni contrarie. Il decreto aveva ottenuto il primo via libera del Consiglio dei Ministri lo scorso 4 settembre, per poi tornare nuovamente in Cdm il 2 ottobre.
Con l’approvazione parlamentare viene completata la cornice normativa relativa alla programmazione di 500mila ingressi nel triennio 2026-2028, come stabilito dal Dpcm già pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il testo, composto da dodici articoli, interviene su procedure, controlli, tempistiche e canali d’ingresso, con l’obiettivo di rendere più stabile e prevedibile la gestione dei flussi migratori per lavoro.
Nuove tempistiche per nulla osta e contratti di soggiorno
Una delle modifiche principali riguarda l’allungamento delle scadenze operative. Il decreto estende da 7 a 15 giorni il termine entro cui il datore di lavoro deve confermare l’istanza dopo il rilascio del nulla osta, passaggio necessario per ottenere il visto d’ingresso. Anche il periodo entro cui, dopo l’ingresso del lavoratore in Italia, deve essere firmato il contratto di soggiorno viene portato da 8 a 15 giorni.
I passaggi amministrativi possono essere gestiti tramite organizzazioni datoriali rappresentative a livello nazionale oppure tramite professionisti abilitati, come consulenti del lavoro e commercialisti. Per quanto riguarda i tempi di decisione, restano fissati 60 giorni per i nulla osta al lavoro subordinato e 20 giorni per il lavoro stagionale.
Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, si è detto soddisfatto per la scelta di aver accolto una richiesta avanzata dalla sua associazione ma anche che restano numerose criticità legate alle procedure, anche per quanto riguarda le quote ordinarie:
Tempi lunghi, burocrazia complessa e il meccanismo del click day rendono lo strumento, pur fondamentale, inadatto a soddisfare pienamente le esigenze delle famiglie nel settore dell’assistenza.
Controlli più stringenti e verifiche anticipate
Il decreto Flussi rafforza gli strumenti di controllo contro abusi e infiltrazioni criminali. Le amministrazioni competenti dovranno verificare la veridicità delle dichiarazioni dei datori di lavoro nei casi di autorizzazioni fuori quota e per i lavoratori altamente qualificati, come manager, docenti universitari, infermieri, artisti, giornalisti corrispondenti, nomadi digitali e lavoratori da remoto extra Ue.
L’Ispettorato nazionale del lavoro potrà inoltre effettuare verifiche ispettive preventive. Il decreto interviene anche sulle procedure dedicate agli stranieri che abbiano seguito percorsi di formazione nei Paesi d’origine. È previsto un termine massimo di 30 giorni per il rilascio del nulla osta al lavoro dalla presentazione della richiesta nominativa e viene eliminata la necessità della conferma formale di assunzione da parte del datore.
Il Ministero del Lavoro dovrà comunicare all’Interno e alla Farnesina le generalità dei partecipanti entro sette giorni dall’inizio dei corsi e, al termine, i nominativi dei datori interessati. Il tempo utile per presentare domanda, dopo aver concluso la formazione all’estero, viene esteso da sei a dodici mesi, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2027.
Ingresso fuori quota per assistenti e baby sitter
Aumentata da 6 mesi a 1 anno la durata dei permessi di soggiorno per casi speciali, come vittime di tratta, grave sfruttamento, violenza domestica o caporalato.
Per chi è titolare di permesso per protezione sociale o casi speciali viene inoltre riconosciuta la possibilità di accedere all’Assegno di Inclusione, estesa anche ai familiari delle vittime di caporalato. L’onere stimato è di 303mila euro annui, coperti nei limiti dei fondi già stanziati.
Viene rinnovato per tutto il triennio 2026-2028 l’ingresso extra-quota di 10mila lavoratori l’anno destinati al settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria, come supporto per persone con disabilità o anziani non autosufficienti. Con un emendamento approvato alla Camera, il canale viene esteso anche a baby sitter per bambini fino a 6 anni.
Il decreto estende a 150 giorni il termine per il rilascio del nulla osta per i ricongiungimenti familiari e stabilisce che la programmazione degli ingressi per volontariato venga definita su base triennale.
Viene inoltre resa stabile l’operatività del tavolo contro il caporalato e consentito al Ministero dell’Interno di continuare ad avvalersi della Croce Rossa per la gestione dell’hotspot di Lampedusa nel biennio 2026-2027.