di
Francesca Visentin
L’economia circolare per realizzare oggetti di design: la «rivolta» creativa di Susanna Martucci con la sua azienda Alisei. «È la mia rivincita»
L’economia circolare è al centro della sua visione: utilizzare gli scarti industriali per realizzare oggetti di design. Susanna Martucci, veronese che da molti anni vive a Vicenza, nel ’94 ha fondato Alisea srl, Società Benefit certificata B Corp a Vicenza. Da allora non si è più fermata, un’invenzione dopo l’altra, brevetti esclusivi e successi imprenditoriali. La scintilla è nata con l’intuizione che le tonnellate di scarti di grafite (eliminati dopo la produzione di elettrodi e distaccanti per frese) potevano essere recuperati, rigenerati e dare vita a altro. Così è nata «Perpetua», iconica matita di design, oggi prodotta in molte versioni, tra cui anche glitterata con sabbia di torrente e pagliuzze in alluminio riciclato. Quasi 12 tonnellate di grafite sono già state trasformate nella matita (disegnata da Marta Giardini), che si trova anche al Museum of Modern Art a New York, ha conquistato due Menzioni d’Onore al Compasso d’Oro, l’oscar del design, ed è arrivata in finale mondiale al Best of the Year Awards a New York.
Martucci ha fondato la sua azienda quasi per caso: una «rivolta» creativa dopo essersi scontrata con sbarramenti maschilisti nel mondo del lavoro. Laureata in Giurisprudenza, assunta da un grande gruppo bancario, ha vissuto in prima persona la discriminazione di genere sul lavoro: i capi, «in quanto donna», le affidavano ruoli non adeguati alle sue competenze e alla sua preparazione. «Mi sono ribellata – racconta Susanna Martucci – inventandomi una professione che mi lasciasse libera di esprimere al meglio le mie capacità. ma per quella libertà serviva indipendenza economica». Da lì, la creazione di una sua azienda: «Per abbattere i costi di produzione, raccoglievo tutti i materiali scartati da altre aziende – rivela – e li convertivo in progetti innovativi e di design». Fra le invenzioni di successo, la più recente è «Dioniso», sempre in grafite, diffusore acustico per smartphone, una sorta di cassa acustica senza elettricità, realizzata con «il materiale più performante al suono». Spiega Martucci: «La grafite ha molte proprietà, è ottimo conduttore elettrico, acustico e termico, lubrificante, abrasivo, scherma le onde elettromagnetiche. È un pigmento nero minerale naturale e antibatterico. E fantastico nel veicolare il suono migliore, non a caso i giradischi per dischi in vinile avevano la puntina in grafite».
Gli utilizzi
Tra le innovazioni create dall’azienda, molte hanno trovato applicazione nell’occhialeria, nella cosmetica, nell’agricoltura. Sempre inseguendo la stessa mission: trasformare gli scarti in oggetti bellissimi. «Per noi – spiega – il design è fondamentale, una cosa brutta non vogliamo proprio vederla. Ciò che ideiamo deve essere bello e utile alle persone. La bellezza è una condizione necessaria, anche se non è tutto». Crea filiere, suggerisce opzioni produttive differenti, regala una visione più ampia e illuminata. Sostenibilità, design, ma anche attenzione a inclusione e solidarietà.
L’azienda collabora con cooperative sociali, tra cui la Cooperativa Agape-La Fraglia di Vicenza, che offre opportunità di lavoro a persone con disabilità. E Martucci rivela un episodio accaduto di recente: «Avevo una commessa importante, i ragazzi non ce la facevano a ultimare il lavoro, erano in ritardo, non sono particolarmente veloci, è ovvio, lavorano con i loro tempi. Il giorno dopo si sono presentati spontaneamente un centinaio di volontari, i loro genitori, nonni, fratelli e sorelle, amici e amiche per aiutarli a chiudere la commessa. E ce l’hanno fatta».
26 novembre 2025
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