nazionale pallavolo sordi 2025

Non c’è solo il c.t. Francesco Cattaneo a rappresentare il Varesotto nella spedizione della nazionale sordi di pallavolo, che ha Tokyo ha conquistato una prestigiosa medaglia d’argento ai Deaflympics. Ai Giochi per atleti con problematiche uditive è stato grande protagonista anche un giocatore di Brenta, Silvio Siviero, che ha contribuito sul campo al risultato degli azzurri, capaci di battere in semifinale la Turchia campione del mondo per poi disputare la finalissima contro l’Ucraina.

Siviero, classe 1999, è originario del piccolo centro della Valcuvia ed è il capitano della squadra del c.t. Cattaneo: volto noto nell’ambiente pallavolistico – in passato ha giocato a Laveno e all’Insubria Volley – è ora impegnato in Serie D a Solbiate e da diversi anni è nel giro della Nazionale messa in campo dalla Federazione Sport Sordi Italia.

A festeggiare il risultato è tutta Brenta con il sindaco Gianpietro Ballardin che ha trasmesso i complimenti alla famiglia di capitan Siviero: «Ho scritto alla mamma del capitano, Cinzia Vendruscolo, per chiederle di trasmettere i complimenti del Consiglio Comunale e di tutta la popolazione di Brenta al figlio per il meritato successo che lo ha visto, meritatamente ripagato del lavoro e dei sacrifici fatti, in tutti questi anni di impegno e di duro lavoro».

«Siviero e i ragazzi della squadra da lui capitanati lasciano ai nostri giovani un importante messaggio in cui la vittoria e la sconfitta anche nell’ambito di una condizione di disabilità sono parte integrante dello sport. Sono momenti fondamentali per la crescita dei giovani. Ci insegnano a comprendere che bisogna accettare e capire i propri limiti, e a saper crescere dagli errori, per sviluppare l’abilità di migliorarsi senza arrendersi. Ci insegnano che la competizione è sana quando è svolta con lo scopo di migliorare le proprie prestazioni, tenendo sempre ben presente che diventare i migliori non è l’obiettivo principale di uno sport. Che le emozioni, come gioia, felicità, rabbia, tristezza e paura, giocano un ruolo fondamentale nella motivazione e nell’esito della competizione, influenzando la prestazione e il raggiungimento del risultato prefissato».

«Aspettiamo il ritorno di questo nostro campione ricordando le parole del nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sempre sottolineato come lo sport paralimpico sia un “avanguardia sociale” che promuove valori come l’uguaglianza e il superamento dei limiti, sottolineando che ogni barriera abbattuta è un successo per l’intera società. Facciamo nostre queste sagge parole augurando che i successi ottenuti ai Mondiali Paralimpici di Tokyo 2025, e altri che sicuramente arriveranno dai prossimi Giochi Paralimpici di Milano-Cortina 2026, possano essere di esempio a promuoverne il rispetto e l’inclusione, celebrando le capacità degli atleti e creando una cultura in cui tutti si sentano parte di una comunità, oltre a concorrere ad una crescita della sensibilizzazione rivolta, non solo alle nuove generazioni sul valore della diversità, ma capace di creare un clima sociale di superamento delle differenze e di sostegno ad un percorso di crescita e accoglienza»