Zelensky: “Incontro con Usa nel fine settimana per fare progressi”
“La nostra squadra, insieme ai rappresentanti americani, già questa settimana – verso la fine della settimana – continuerà ad avvicinare i punti che abbiamo come risultato di Ginevra a una forma che porterà sulla strada della pace e delle garanzie di sicurezza. Ci sarà un incontro delle delegazioni. Quella ucraina sarà ben preparata e orientata a un lavoro concreto”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale.
“Siamo già in contatto con la parte americana e con i nostri amici europei. Inoltre informo i nostri partner in altre parti del mondo e li ringrazio per il sostegno alla nostra sovranità, al nostro Stato. Allo stesso tempo facciamo tutto il possibile affinché l’Ucraina abbia un adeguato supporto difensivo”
Lettonia: “L’Europa aumenti le capacità di difesa. La minaccia russa non sparirà”
“Plaudiamo sinceramente gli sforzi del presidente Trump per porre fine alla guerra della Russia contro l’Ucraina. Va tuttavia cercato un esito non solo accettabile per l’Ucraina, ma capace di fermare la Russia. Questo è il punto più complicato”. Lo ha affermato la ministra degli Esteri lettone, Baiba Braze, al termine di un bilaterale, tenutosi oggi a Kiev, con il suo omologo ucraino, Andriy Sibiha. “La minaccia russa non sparirà e non vi sono segni che le sue principali direttive di politica estera possano mutare. Per questa ragione, l’Europa ha il dovere non solo di aiutare Kiev, ma di aumentare nella sostanza le proprie capacità di difesa”, ha aggiunto Braze.
Sibiha ha a sua volta posto in rilievo la necessità di aumentare la pressione sulla Russia – specialmente attraverso un nuovo pacchetto di sanzioni e l’utilizzo dei beni russi congelati – per colpire direttamente le fonti di reddito che Mosca utilizza per finanziare la guerra in Ucraina.
Merz: “Anche con la tregua, Kiev avrà bisogno di un forte esercito e garanzie di sicurezza”
“Se mai si raggiungesse un accordo di pace, per il quale stiamo lavorando tutti insieme a livello europeo, l’Ucraina continuerà ad aver bisogno di forze armate forti e di garanzie di sicurezza affidabili dai suoi partner”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, durante la conferenza congiunta con il premier estone Kristen Michal a Berlino. Merz ha poi definito “prematuro” il dibattito sull’invio di truppe internazionali di mantenimento della pace.
Alta funzionaria Ue: “Anche con il cessate il fuoco, all’Ucraina servono 70 miliardi di euro l’anno”
“Il fabbisogno dell’Ucraina per la difesa è molto elevato. Si aggira intorno ai 105 miliardi di euro per il prossimo anno. Di questi, 52 miliardi possono essere finanziati dall’Ucraina stessa. Il resto dovrebbe provenire dai partner. E con questo intendo la pianificazione di uno scenario di guerra. Naturalmente, l’Ucraina sta pianificando due diversi scenari. Uno è quello bellico, l’altro è quello post-cessate il fuoco. Ma sappiamo anche che il fabbisogno rimarrà elevato anche dopo il cessate il fuoco. Quindi i mezzi per un cessate il fuoco ammonterebbero, a oltre 70 miliardi di euro all’anno, già per il 2026”. Lo afferma un’alta funzionaria Ue in vista del Consiglio Difesa di lunedì prossimo. “Questo perché rimarrà importante garantire che l’Ucraina disponga di forze armate forti per difendersi e fungere da deterrente – spiega. Il ‘porcospino d’acciaio’ è stato citato molto e, dal punto di vista finanziario, sappiamo che il fabbisogno è enorme, quindi credo che il prestito di riparazione sia sempre stato indicato come quello più utile. Non posso prevedere come andranno i negoziati, ma quello che so è che dobbiamo colmare delle lacune molto grandi. Non ho sentito parlare di una coalizione dei volenterosi per quanto riguarda i finanziamenti. C’è, ovviamente, la Coalizione dei Volentieri per quanto riguarda il supporto militare, ma questo è diverso”, aggiunge.
Putin: “Raggiungere un accordo ora è impossibile perché Zelensky è illegittimo”
La Russia vuole “raggiungere un accordo” con l’Ucraina, ma legalmente è al momento impossibile dal momento che “per qualche ragione” Kiev non ha tenuto le elezioni. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, durante una conferenza stampa a Bishkek. “Certo, vogliamo raggiungere un accordo con l’Ucraina, ma al momento è praticamente impossibile, è legalmente impossibile”, ha detto Putin, ribadendo come il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, abbia perso la sua legittimità. “Firmare documenti con la leadership ucraina è inutile. Ne ho parlato molte volte. Credo che la leadership ucraina abbia commesso un errore fondamentale e strategico quando ha avuto paura di partecipare alle elezioni presidenziali”, ha spiegato Putin. Al contrario, la Russia è riuscita a svolgere le elezioni nonostante fosse coinvolta “in un conflitto armato con l’Ucraina”, ha proseguito il leader del Cremlino, osservando che “non appena saranno conclusi accordi di pace di qualsiasi tipo, il che significa che cesseranno i combattimenti, la legge marziale imposta (da Kiev, ndr) dovrà essere immediatamente revocata e altrettanto immediatamente dovranno essere indette le elezioni” in Ucraina.
Putin: “Pronti a stabilire in ogni modo che non attaccheremo l’Europa”
Le accuse dei Paesi europei alla Russia di volere attaccare l’Europa occidentale sono “totali menzogne”, ma Mosca è pronta ad impegnarsi “in ogni modo” che a non intraprendere tali azioni. “Se hanno spaventato i loro cittadini e vogliono sentire che non abbiamo alcuna intenzione e nessun piano aggressivo contro l’Europa, va bene, siamo pronti a stabilirlo in ogni modo”, ha affermato Vladimir Putin. Il piano originario in 28 punti di Donald Trump per la pace in Ucraina prevede anche un patto di non aggressione tra la Russia e l’Europa.
Merz: “La Russia punta a destabilizzare l’Europa”
“Assistiamo a disinformazione, sabotaggi, droni. La Russia cerca da tempo di destabilizzare l’Europa con una guerra ibrida ed è per questo che collaboriamo così strettamente nell’alleanza e nell’Unione Europea, ad esempio con la cooperazione nella Nato”. Lo ha detto il cancelliere federale tedesco Friedrich Merz incontrando a Berlino il presidente del Consiglio estone Kristen Michal. Merz ha anche aggiunto: “Gli Stati baltici possono contare sulla solidarietà della Repubblica Federale Tedesca. Questo vale anche per un approfondimento della nostra cooperazione in materia di armamenti”.
Putin: “Sconcerto per le sanzioni contro Lukoil e Rosneft”
Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso “sconcerto” per l’imposizione di sanzioni contro Lukoil e Rosneft in seguito al vertice di Anchorage. “Eravamo rimasti sulla piattaforma di Anchorage e improvvisamente gli Stati Uniti hanno annunciato sanzioni contro due delle nostre compagnie petrolifere. Qual è stato il motivo? Vi dico onestamente, non ho nemmeno capito cosa stesse succedendo”, le sue parole riportate da Interfax.