di
Davide Stoppini
All’Olimpico ottima partita dei giallorossi che battono 2-1 i danesi primi in classifica: apre il marocchino al 7′, raddoppia l’attaccante all’83’ prima della rete degli ospiti. Kone esce per infortunio
Quella banda democratica che è la Roma è arrivata a 13 marcatori diversi. A fine novembre. Potenza di una squadra che si è suddivisa molti dei compiti che solitamente spetterebbero a un centravanti. Ma ormai s’è capito, Gasperini ha intrapreso un’altra strada: tridente leggero, ieri col ritrovato Dybala in mezzo, con il gol di El Shaarawy, l’assist di Bailey, le solite ripetute giocate di Pellegrini e Soulé. Formula in cui i giocatori tecnici si esaltano: velocità di esecuzione, palla a terra, rapidità diffusa. E gol, chiaro. Due sono bastati per battere il Midtjylland, che all’Olimpico arrivava a punteggio pieno. Olimpico finalmente conquistato dalla Roma, che in Europa League aveva sempre e solo perso (con Lilla e Viktoria Plzen). Il 2-1 è pesante, perché sistema la classifica e consente di fare un passo deciso verso la qualificazione diretta agli ottavi.
Obiettivo centrato, allora. Con la nota stonata dell’infortunio di Koné: distorsione alla caviglia e condizioni da valutare in vista del Napoli. Il migliore è stato un altro centrocampista, El Aynaoui, bravo a sbloccare il risultato con una gran girata di destro dopo 7’, su assistenza di Celik. Il Midtjylland non ha mai realmente impensierito la Roma nel primo tempo, anche se i giallorossi si sono un po’ seduti. Tanto che Gasperini poi commenterà: «Non è stata una gran partita, abbiamo sbagliato molto a livello tecnico, con il Napoli dovremo giocare meglio». E sì che le occasioni ci sono state, per mettere in ghiaccio il risultato rapidamente: il destro di Pellegrini, poi i mancini pericolosi di Soulé e Dybala dai 20 metri, mentre i danesi non sono mai arrivati dalle parti di Svilar se non con una traversa colpita in fuorigioco. Gasp ha via via rivoluzionato l’attacco, cambiando tutto il tridente. E a 8’ dalla fine è stato proprio il nuovo entrato Bailey a servire a El Shaarawy il pallone del 2-0. Lì la testa è andata davvero al Napoli. Quella dei tifosi, forse anche quella di uno svagato Wesley: da una sua disattenzione è nato il 2-1 di Paulinho che ha complicato la serata. Ma senza rovinarla.
27 novembre 2025 ( modifica il 27 novembre 2025 | 22:01)
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