Il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha annunciato oggi che «un nuovo servizio nazionale sarà gradualmente istituito dalla prossima estate», «puramente militare» e «volontario». «Non possiamo tornare al tempo della coscrizione, ma abbiamo bisogno di mobilitazione», ha affermato Emmanuel Macron, parlando a Varces-Allières-et-Risset nell’Isère e sottolineando che «i giovani aspirano alla libertà e hanno sete di impegno: c’è una generazione pronta a difendere la Patria».
Macron annuncia istituzione nuovo servizio militare volontario
Il servizio militare sarà rivolto ai «giovani adulti» che si saranno offerti volontari per la Giornata della Difesa e della Cittadinanza. «Il cuore (del servizio militare) saranno i giovani dai 18 ai 19 anni», ha detto Emmanuel Macron. Tuttavia, «in caso di una crisi grave», il Parlamento potrà «autorizzare la chiamata, oltre ai soli volontari, di coloro le cui competenze saranno state individuate durante questa giornata di mobilitazione». Un «caso eccezionale», chiarisce il Presidente della Repubblica. I giovani del servizio nazionale serviranno solo sul «territorio nazionale», ha ancora affermato. «Il servizio nazionale è il territorio nazionale perché è una mobilitazione per difenderci», ha aggiunto. Presteranno servizio per un periodo di 10 mesi con una «formazione iniziale di un mese». I successivi nove mesi saranno trascorsi in un’unità militare. I volontari del servizio nazionale riceveranno un minimo di 800 euro al mese. Saranno ospitati, nutriti e equipaggiati, aggiunge l’Eliseo.
Il servizio militare volontario inizierà l’estate prossima con un numero previsto di tremila giovani. Progressivamente i partecipanti aumenteranno fino a raggiungere nel 2030 i diecimila giovani. «L’obiettivo è quello di raggiungere le 50mila unità nel 2035», un numero da adattare con il tempo «in funzione dell’evoluzione della minaccia».
Crosetto: discutiamone anche in Italia
«Se la visione che noi abbiamo del futuro è una visione nella quale c’è minore sicurezza, una riflessione sul numero delle forze armate, sulla riserva che potremmo mettere in campo in caso di situazioni di crisi, va fatta»: lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rispondendo a Parigi a una domanda dei giornalisti sul progetto di un nuovo servizio militare in Francia. «Noi abbiamo costruito negli anni scorsi modelli in Italia, in Germania, in Francia, che riducevano il numero dei militari – ha osservato Crosetto – in questa nuova situazione tutte le nazioni europee, mettono in discussione quei modelli che avevamo costruito 10-15 anni fa e tutti stanno pensando di aumentare il numero delle forze armate. Ognuno ha un suo approccio diverso, alcuni hanno addirittura ripristinato la leva. Anche noi in Italia dovremmo porci il tema di una riflessione che in qualche modo archivi le scelte fatte di riduzione dello strumento militare e in qualche modo porti a un suo aumento. Ci sono motivi di sicurezza che rendono importante farlo. La mia idea – ha affermato Crosetto – è portare in Parlamento un disegno di legge e farlo discutere dal Parlamento. Le regole in questo settore, nel settore della difesa, devono essere il più condivise possibile e nascere proprio nel luogo di rappresentazione del popolo. Più che un decreto legge, penso a una traccia che il Ministero della difesa porterà in Parlamento perché venga discussa, aumentata e integrata e in qualche modo costruisca uno strumento di difesa per il futuro».
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