Le sostituzioni contro Milan e Atletico Madrid non sono piaciute all’argentino, che resta centrale nel progetto: l’Inter attende i suoi gol

Due sostituzioni in quattro giorni. Prima nel derby, dopo 66 minuti, e poi a Madrid, dopo 72 minuti. Due cambi nei momenti decisivi. Ma soprattutto 12 sostituzioni su 15 gare, da agosto ad oggi. Una successione degli eventi oggettivamente anomala per Lautaro Martinez, che contro l’Atletico ha mostrato qualche cenno di disappunto dopo aver letto il suo numero 10 sulla lavagnetta luminosa.

Cos’è cambiato rispetto al passato? Semplicemente che l’Inter non poteva privarsi di lui – alla luce delle riserve (Correa, Arnautovic e Taremi) – mentre oggi Chivu può contare su un quartetto di attaccanti di alto livello e decide di utilizzarli tutti, chi prima e chi dopo, come evidenzia La Gazzetta dello Sport.

La centralità di Lautaro nel progetto dell’Inter è fuori discussione. “Chivu in particolare lo sostiene e lo stimola, anche pubblicamente, rinnovandogli stima e ammirazione”.

Il tecnico romeno dei nerazzurri sta gestendo le forze, come dimostra il doppio cambio non solo di Lautaro ma anche di Calhanoglu, e non per gli errori.

“Chivu sta controllando una delicata transizione, che nei due impegni successivi alla sosta non è stata supportata dai risultati, e vuole sfruttare i giocatori che siano al massimo della condizione, miscelandoli con cura tra una partita e l’altra”.

Ora l’Inter deve gestire lo sfogo di Lautaro: “È immaginabile anzi che tra capitano e allenatore una chiacchierata serena sia servita a chiarire le rispettive posizioni. Ma non c’è la volontà di uno strappo in una fase molto importante per il nuovo corso”.

I nerazzurri attendono i gol del proprio capitano. Lautaro ha segnato 3 gol nelle ultime 9 partite, uno in 6 di campionato, salendo a 8 reti stagionali tra campionato e Champions. Lo scorso anno era partito più lentamente (5+1) e poi si era impossessato dello status di trascinatore dell’Inter, soprattutto in Europa“.

È come se, inconsciamente, Lautaro trattenesse dentro al suo talento le giocate risolutive che possono cambiare il destino proprio quando arrivano le partite da dentro/fuori”.