di
Leonard Berberi
L’incidente a un A320, a fine ottobre, ha rivelato che un’intensa radiazione solare può corrompere dati critici per il funzionamento dei comandi di volo. Ecco cosa succede
Oltre 6 mila aerei Airbus utilizzati per i voli brevi e medi devono essere sottoposti a una modifica urgente di uno dei software del computer di bordo che controlla diversi comandi critici. L’intervento sugli A319, A320 e A321 — da effettuarsi dalle 00.59 di domenica 30 novembre — richiederà da un minimo di «tre ore» a un massimo di «qualche settimana», ma arriva in un momento in cui le persone iniziano a muoversi per le vacanze invernali.
In una nota diffusa venerdì sera, il costruttore di aeromobili spiega che alcune indagini «hanno rivelato che un’intensa radiazione solare può corrompere dati critici per il funzionamento dei comandi di volo» degli A320. «Airbus riconosce che queste raccomandazioni porteranno a interruzioni operative per passeggeri e clienti», sottolinea la società.
La decisione è stata presa in seguito a quanto accaduto il 30 ottobre a un A320 in volo tra Messico e Stati Uniti: il jet a corridoio singolo di JetBlue — in piena fase di crociera (cioè con il pilota automatico attivo) — ha iniziato a scendere in modo incontrollato per alcuni secondi prima di tornare in quota. Una quindicina di persone sono rimaste ferite.
Nella «direttiva di aeronavigabilità d’emergenza» dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) si legge che «la valutazione tecnica preliminare ha identificato un malfunzionamento dell’ELAC interessato come possibile fattore contributivo». «Questa condizione, se non corretta, potrebbe portare, nello scenario peggiore, a un movimento non comandato dell’elevatore e comportare il superamento delle capacità strutturali dell’aeromobile».
Sugli A320 gli «Elevator Aileron Computers» (ELAC) sono elementi critici del sistema primario di controllo del volo. Ogni jet di questo modello ne ha due, che gestiscono gli elevatori, il trim dello stabilizzatore e gli alettoni interpretando gli input della cloche del pilota e i dati dei sensori. Non solo: gli ELAC analizzano i parametri di volo e intervengono quando l’aereo presenta assetti di beccheggio eccessivi o carichi aerodinamici troppo elevati.
Le compagnie devono quindi ripristinare una versione precedente del software «oppure sostituire l’hardware del computer ELAC interessato con uno contenente la versione software più vecchia». L’intervento di manutenzione dovrebbe richiedere tre ore circa 5 mila jet. Ma altri mille esemplari dovrebbero restare fermi più a lungo — anche settimane — per modifiche all’hardware.
Secondo i dati Airbus, oggi sono in servizio circa 11.300 aeromobili della famiglia A320, che include anche gli A319 e gli A321. Nel bollettino Easa l’intervento riguarda tutti questi esemplari, sia nella versione «classica» (A319, A320, A321) sia in quella più recente (A319neo, A320neo, A321neo).
La «direttiva di aeronavigabilità d’emergenza» arriva in un momento critico per i viaggi, con centinaia di milioni di passeggeri che prenderanno un volo per lavoro e soprattutto per le vacanze. Ma si presenta anche in un contesto di forte stress per il settore con oltre mille aerei, con i motori moderni Pratt&Whitney, fermi per manutenzioni straordinarie.
Non è al momento possibile calcolare l’impatto reale che questo avrà sulla regolarità dei voli. Diverse compagnie hanno iniziato a modificare i software degli aerei già nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 novembre, così da minimizzare le conseguenze. Ma gli addetti ai lavori si aspettano una settimana complicata nelle operazioni, con migliaia di voli in ritardo e cancellati.
Le compagnie aeree sono entrate in modalità di gestione della crisi. Gli A320 sono utilizzati in tutto il mondo. Le low cost europee easyJet e Wizz Air hanno flotte composte interamente dalla famiglia A320; anche i velivoli per i collegamenti di breve e medio raggio delle compagnie tradizionali — Air France, Iberia, Lufthansa, Ita Airways, Turkish Airlines — sono in gran parte A320.
29 novembre 2025
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