BRESSANONE. Una creatura tenera e sorprendente è arrivata a prendersi la scena nel centro di Bressanone: da qualche giorno in Piazza Palazzo Vescovile è stata installata la scultura alta due metri – tre con il palloncino – che dà un volto reale a Oops, il protagonista del Light and Music Show for Unicef di quest’anno, che vanta la colonna sonora firmata da Giorgio Moroder.
L’opera è stata pensata per accogliere i visitatori con un sorriso e diventare, con ogni probabilità, uno dei fotopoint più amati dell’inverno in città. A realizzarla è stata Erna Valentini, artista brissinese residente in Sardegna, il cui percorso professionale è un intreccio felice e originale di artigianato, cinema e creatività libera. Chi conosce il suo lavoro riconosce subito la sensibilità con cui riesce a dare vita alle figure: linee nitide, grande espressività, un naturale stupore che attraversa ogni sua creazione.
Valentini è nata a Bressanone nel 1962 ed è cresciuta proprio all’interno del Palazzo Vescovile, dove il padre lavorava come custode, manutentore e gestore dopo la riapertura e la madre alla cassa.
“La finestra della mia camera dava proprio sul cortile principale”, racconta. La sua carriera l’ha poi portata lontano: Roma, Monaco di Baviera, Madrid, per citare solo alcuni dei suoi spostamenti. È nel mondo del cinema e del teatro che ha affinato l’arte della trasformazione dei personaggi, lavorando per molti anni come truccatrice e make-up artist in produzioni internazionali.
La sua prima esperienza cinematografica è stata a Roma, accanto al premio Oscar Manlio Rocchetti e a suo fratello Luigi. Da lì è iniziato un percorso che l’ha vista impegnata in Europa su numerosi progetti, tra cui La storia infinita – Parte II nella Bavaria Filmstadt, dove era responsabile delle maschere dei cittadini della Città d’Argento e dove si è innamorata della realizzazione degli effetti speciali “che allora erano eseguiti totalmente a mano e non in postproduzione come si fa oggi”, spiega.
In Spagna ha collaborato alla serie televisiva di George Lucas “The Young Indiana Jones”, seguendo le riprese in tutto il Paese. A Madrid, nella celebre “Fabrica de los Sueños” di Colin Arthur, ha preso parte a grandi progetti di effetti speciali, come la costruzione di una libellula con ali di nove metri poi esposta nel Museo di Storia Naturale della capitale spagnola e all’Expo di Siviglia.
La scoperta della cartapesta ha poi inaugurato una sua nuova fase artistica: un materiale che lei descrive come capace di trattenere emozioni e sfumature, e che da anni utilizza per dare forma ai suoi “sogni di cartapesta”. A Bressanone, con questo materiale aveva già firmato l’elefante Soliman, anch’esso esposto davanti al Palazzo Vescovile per il Light and Music Show natalizio.
Ora è la volta di OOPS, scultura realizzata in tempi serrati nella sua casa in Sardegna, prima sotto un portico e poi all’interno dell’abitazione “per darle il tempo di asciugare”. La tenera creatura di fantasia dall’aria sognante e stupita, profondamente bambina, ha una struttura in metallo ricoperta da cartapesta sigillata per resistere alle intemperie.
Una volta completata, Valentini l’ha caricata nel proprio van e ha viaggiato fino a Bressanone: un trasporto millimetrico, con la scultura dal diametro di 1,20 m. entrata di misura nel mezzo. Ora è lì, all’esterno dell’Hofburg, per conquistare il cuore di cittadini e turisti.