La Juventus ritrova il sorriso anche in campionato, dando seguito al colpo europeo ottenuto a Bodo. All’Allianz Stadium arriva la prima vittoria casalinga dell’era Spalletti in bianconero contro il Cagliari, firmata da uno straordinario Yildiz. Il fantasista turco risponde al vantaggio iniziale di Esposito e trascina la squadra con una doppietta preziosissima: prima di destro, poi col mancino. La squadra crea diverse occasioni per archiviare la partita, ma Conceicao e Koopmeiners non riescono a concretizzare. L’unica ombra in una serata positiva è l’uscita anticipata di Vlahovic, costretto a lasciare il campo dopo mezz’ora per un problema muscolare all’adduttore sinistro, che verrà valutato nei prossimi giorni.

Spalletti: “Yildiz spacca in due la partita”

Spalletti ha analizzato la partita a Dazn: “Siamo entrati in campo timidi, facevamo cose scolastiche e ci si aspettano cose migliori dai giocatori che abbiamo in squadra. Poi siamo andati sul livello Juve, Yildiz è quello che spacca in due la partita, che poi si è rimessa su binari corretti. La squadra dopo il gol si è rimessa a giocare, ha fatto bene possesso e siamo arrivati diverse volte in area. Non siamo stati cattivi a concretizzare. È vero che il Cagliari è stato bene in campo, però se poi loro dovevano concretizzare quelle due volte che sono arrivati in porta, allora le nostre 14 cosa sono!? Abbiamo vinto con merito. Yildiz è nato per vestire la maglia numero 10 della Juve? Sì, ha la qualità da crearti dal nulla la giocata per vincere la partita. Gli piace andare alcune volte dentro e altre più largo. Nello stretto sa come toccare il pallone, poi come tira in porta”.

Ritorno a Napoli e le condizioni di Vlahovic

Il tecnico ha proseguito parlando sul ritorno a Napoli nel prossimo weekend: “Mi immagino la felicità che avrò dentro me stesso, quello che sarà il loro comportamento non lo so, ma per me sarà facile”. Sulle condizioni di Vlahovic: “Si è stirato, si è fatto male. Proprio per non sovraccaricarlo è stato fuori a Bodo, lì avevo anche pensato di metterlo sul 2-1. Diverse volte bisognava tirare la pallata sulla punta e lì è il più bravo perché dei tre è quello più fisico. Poi gli altri avevano giocato poco. Non lo abbiamo fatto neanche allenare. Il problema secondo me è che ha tirato lo schiaffo forte alla palla e non l’ha trovata, l’ha quasi ciccata. Se avesse trovato l’impatto che avrebbe voluto non si sarebbe fatto male”.

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