© Sirotti



Nils Politt parla di Tadej Pogačar e ricorda le difficoltà nel Tour de France 2025. Il passista tedesco è stato uno degli scudieri a supporto dello sloveno nella cavalcata trionfale verso la quarta Grande Boucle, che agli appassionati è forse sembrata più semplice di quanto sia stato realmente. Di recente, il corridore dell’UAE Team Emirates XRG è stato ospite di Ulle and Rick podcast, il podcast di Jan Ullrich e Rick Zabel. Nell’occasione, il classe ’94 ha ripercorso l’ultima settimana del Grand Tour francese, in cui tutta la squadra ha dovuto convivere con un problema al ginocchio del capitano, che era già in maglia gialla e con un buon margine nei confronti di Jonas Vingegaard, suo principale rivale.

“In quella tappa sul Mont Ventoux – ha ricostruito Politt – Nello sprint in cui voleva guadagnare qualche secondo in più su Vingegaard, ha colpito il suo ginocchio sulle transenne. Poi aveva una grossa ferita sotto la sua rotula. Il giorno dopo è venuto da me, potevi sentire dalla sua voce che qualcosa non andava. Ha detto: ‘Mi fa molto male il ginocchio’. Era molto preoccupato, specialmente perché stava per arrivare la tappa del Col de la Loze. Era la tappa in cui l’ultima volta era completamente saltato. È vero, stavolta lo si affrontava sull’altro versante, ma comunque… Ha detto che quello era stato il giorno di maggiore difficoltà della sua carriera, quindi aveva rispetto per quella tappa. Abbiamo deciso di andare forte sul Col de la Madelaine, così la Jumbo non avrebbe potuto alzare il ritmo poi“.

Il tedesco ha poi ricordato l’attacco a sorpresa nell’ultima tappa, con il percorso di Montmartre prima dell’arrivo sugli Champs Elysées: “Eravamo davvero felici quando il Tour era finalmente finito. Anche quando Tadej ha detto che sarebbe stato tranquillo nella tappa di Parigi. Poi senti alla radiolina “Sono davanti”, e pensi “Oh, no”. Nessun compagno di squadra con lui ed è all’attacco. Questo però mostra quanto ama il ciclismo. Ha semplicemente sentito un’opportunità. Pensava che vincere sugli Champs Elysées con la maglia gialla sarebbe stato qualcosa di speciale. È un po’ un bimbo giocherellone in questo senso“.

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