Inizia il conto alla rovescia per il pagamento della seconda, o unica rata, dell’acconto delle imposte 2025 da versare entro il 1° dicembre (il termine tradizionale del 30 novembre cade di domenica). È la scadenza più dolorosa di questo periodo, anche perché non si può rateizzare. Per le persone fisiche il versamento interessa gli acconti di Irpef, cedolare secca sugli affitti, Ivie (immobili all’estero) e Ivafe (attività finanziarie all’estero). Una scadenza importante e delicata perché non si può prorogare. Purtroppo, quest’anno le persone fisiche con partita Iva non possono rateizzare il secondo acconto, come invece avvenuto nel 2023 e 2024. Confermata la misura del 100% dell’imposta dell’anno precedente, per l’acconto Irpef e anche per la cedolare secca sugli affitti, da cui dedurre quanto già versato come prima rata. L’unica possibilità per ridurre l’esborso, per chi ha avuto nel 2025 un significativo calo degli introiti o molte maggiori spese, è di applicare il metodo previsionale. Il calcolo è più complicato per chi ha aderito al concordato 2025-2026 perché c’è una maggiorazione da versare.

30 novembre – 17:00