AVIO. E’ nato il primo fan club del giovane ciclista trentino Alessio Magagnotti, uno dei talenti più puri delle due ruote italiane.

 

E dove, se non nella “sua” Avio, poteva vedere la luce il gruppo “organizzato” di tifosi del 18enne lagarino, attualmente in forza all’Autozai Contri, che ha già dimostrato di essere fortissimo sia in pista (due volte campione del mondo juiniores nell’inseguimento a squadre) che su strada?

 

L’organizzazione, che sarà di supporto anche nell’organizzazione di eventi ad hoc, è stata presentata nel municipio aviense, alla presenza del Governatore Maurizio Fugatti, dell’assessore provinciale Mario Tonina, del presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini, di diverse autorità locali e del presidente del Comitato trentino della Federciclismo, Renato Beber.

 

“Alessio è un orgoglio non solo per la comunità di Avio, ma per tutto il Trentino. Certamente alla base del suo impegno c’è una grande capacità, sostenuta da rigore, responsabilità, serietà e dall’appoggio di un’intera comunità. Come Provincia abbiamo iniziato un percorso di investimento sulle strutture per dare al ciclismo trentino le migliori infrastrutture, anche in vista dei Mondiali del 2031, su cui stiamo lavorando. L’obiettivo è avvicinare sempre più giovani a questa disciplina, e in questo Alessio è un esempio per tutti” ha affermato il presidente Fugatti.

 

Durante l’incontro il presidente della Fci trentina Beber ha consegnato a Magagnotti il trofeo come miglior ciclista trentino dell’anno, mentre il coordinatore del fan club Antonio Benvenuto ha ringraziato i tifosi e i familiari di Alessio.

 

“Non è solo un campione – queste le sue parole – ma un ragazzo che ha iniziato ad andare in bicicletta qui, nella nostra Sc Avio, dove ogni pedalata è una scoperta e ogni gara, un’avventura. Senza la squadra, nel ciclismo come nella vita, non si va da nessuna parte”.

 

Da parte sua Alessio Magagnotti, che è già stato messo sotto contratto dalla Red Bull – Bora – Hansgrohe, uno dei “colossi” del ciclismo professionistico (nella prossima stagione correrà con la formazione Under 23 del sodalizio tedesco) ha ricordato – con parole da “veterano” e di grande maturità – che la sua crescita è avvenuta “grazie alla squadra e alle sconfitte che mi hanno insegnato tanto”.