Momenti di terrore all’Esselunga di via di Novoli, dove sabato pomeriggio una cassiera sarebbe stata aggredita da un uomo all’interno del bagno dei clienti, poco prima della chiusura del punto vendita. La donna, 30 anni, è riuscita a salvarsi grazie alle urla che hanno attirato alcuni clienti, intervenuti mettendo in fuga l’aggressore. A denunciare la vicenda è stata la Filcams Cgil, che parla di una “tentata violenza sessuale”. La donna avrebbe subito vari palpeggiamenti da parte dell’uomo.
Secondo quanto ricostruito, la lavoratrice – che rientrerebbe anche nelle categorie protette – sarebbe stata sorpresa all’uscita del bagno. L’uomo l’avrebbe spinta dentro, bloccandola e cercando persino di tapparle la bocca. Solo le grida della donna hanno impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. L’aggressore si è poi dileguato prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. La dipendente è stata portata al pronto soccorso e ha sporto denuncia.
Immediata la reazione dei colleghi. Oggi la Rsu ha proclamato uno sciopero per l’intera giornata e un presidio davanti al supermercato. “Siamo di fronte all’ennesima aggressione verso i dipendenti – denuncia la Filcams Cgil –. Lo diciamo da anni all’azienda e alle istituzioni: ora si arriva persino a un tentativo di stupro. È l’azienda che, per legge, deve garantire la sicurezza di chi lavora e dei clienti. È inaccettabile continuare a rimpallare responsabilità”.
Anche la segreteria fiorentina della Filcams ribadisce la gravità dell’accaduto. “Questo è l’episodio più grave registrato – afferma il segretario generale Maurizio Magi – e avviene in uno dei punti vendita più critici sul fronte della sicurezza, insieme a via Canova, via Galliano e via Pisana. Da tempo segnaliamo queste situazioni. Non si può andare al lavoro in queste condizioni”. Su richiesta del sindacato, la lavoratrice non tornerà nel negozio di Novoli e sarà ricollocata in un altro punto vendita della città.
Sulla vicenda è intervenuta anche la sindaca di Firenze, Sara Funaro. “È un fatto gravissimo. La violenza sulle donne sta aumentando in maniera drammatica, non solo nella nostra città ma in tutto il Paese. Al prossimo Cosp chiederò che venga analizzata la situazione. Vorrei incontrare personalmente la dipendente nelle prossime ore”.
In una nota diffusa nel pomeriggio, Esselunga ha espresso “piena vicinanza alla collega coinvolta” precisando che l’uomo responsabile dell’aggressione è un individuo esterno all’azienda. “La nostra priorità è la lavoratrice, a cui stiamo offrendo tutto il supporto necessario. Siamo disponibili al dialogo con i dipendenti e a collaborare in piena trasparenza con le autorità competenti” ha scritto la società.
Intanto sarebbero state avviate le indagini dai carabinieri a partire dall’analisi delle telecamere interne e di quelle attorno al punto vendita con la speranza di individuare l’uomo fuggito subito dopo l’aggressione.