di
Silvia Turin
Il grasso addominale sarebbe associato a un ispessimento del cuore e a volumi delle camere cardiache ridotti. Alterazioni che potrebbero riflettere uno stress precoce sul cuore
Il grasso addominale, quello che dà forma alla pancetta chiamata spesso in gergo «pancia da birra», è associato a cambiamenti dannosi nella struttura del cuore, soprattutto negli uomini.
Lo ha scoperto un nuovo ampio studio presentato al congresso annuale della Radiological Society of North America (RSNA).
Lo studio
I ricercatori hanno studiato le immagini di risonanza magnetica cardiovascolare di 2.244 adulti di età compresa tra 46 e 78 anni (il 43% donne) senza patologie cardiovascolari note. Tutti i partecipanti facevano parte dell’Hamburg City Health Study, uno studio di popolazione a lungo termine in corso in Germania.
Secondo il parametro del BMI, l’indice di massa corporea, il 69% degli uomini e il 56% delle donne partecipanti erano sovrappeso o obesi. Utilizzando il rapporto tra la circonferenza della vita e la circonferenza dei fianchi (WHR) il 91% degli uomini e il 64% delle donne soddisfacevano i criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l’obesità.
I risultati
Le immagini della risonanza magnetica hanno riscontrato che il tasso di obesità generale (basato sul BMI) era associato a camere cardiache dilatate in tutti i partecipanti.
L’obesità addominale, invece, era associata a un ispessimento del muscolo cardiaco e a volumi delle camere cardiache più ridotti. Queste alterazioni erano più evidenti negli uomini, in particolare nel ventricolo destro, che pompa il sangue ai polmoni.
Ciò potrebbe riflettere uno stress cardiaco precoce sul cuore correlato al modo in cui il grasso addominale influenza la respirazione e la pressione polmonare.
Il danno cardiaco più esteso riscontrato negli uomini potrebbe essere dovuto a un esordio precoce di un’obesità addominale più grave o all’effetto cardioprotettivo degli estrogeni nelle donne, presente fino alla menopausa, ha affermato l’autrice principale dello studio, Jennifer Erley, specializzanda in radiologia presso l’University Medical Center Hamburg-Eppendorf, in Germania.
Il commento
«L’obesità addominale, ovvero un elevato rapporto vita-fianchi, è associata a modelli di rimodellamento cardiaco più preoccupanti rispetto al solo indice di massa corporea (BMI) elevato – ha aggiunto -: sembra portare a una forma potenzialmente patologica di rimodellamento cardiaco, l’ipertrofia concentrica, in cui il muscolo cardiaco si ispessisce ma le dimensioni complessive del cuore non aumentano, con conseguente riduzione dei volumi cardiaci. Le camere interne diventano più piccole, quindi il cuore trattiene e pompa meno sangue, il che può portare a insufficienza cardiaca».
«Piuttosto che concentrarsi sulla riduzione del peso complessivo, gli adulti di mezza età dovrebbero concentrarsi sulla prevenzione dell’accumulo di grasso addominale attraverso un regolare esercizio fisico, una dieta equilibrata e un intervento medico, se necessario», ha concluso la dottoressa Erley.
Le altre malattie collegate
L’obesità addominale riflette un accumulo di grasso viscerale, che circonda gli organi interni ed è strettamente correlato al rischio di numerose malattie, come la sindrome metabolica, il cancro, l’aterosclerosi (un inspessimento delle arterie tra le principali cause delle malattie cardiovascolari), alcune disfunzioni sessuali, problemi renali e rischio di Alzheimer.
Secondo le linee guida europee la circonferenza vita non dovrebbe superare i 102 cm negli uomini e gli 88 cm nelle donne. Il rapporto vita/fianchi dovrebbe essere inferiore a 0,95 per gli uomini e 0,8 nelle donne.
1 dicembre 2025
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