di
Edoardo Semmola
Ai Cure è affidata la serata conclusiva, quindi domenica 14. Apre invece la kermesse musicale Lenny Kravitz il 12 giugno, l’ex Take That si esibisce il 13
Sono passati sei mesi esatti e ancora l’eco della grande notte dei Green Day alla Visarno Arena – che chiuse in bellezza l’edizione 2025 – risuona nella memoria dei 50 mila che hanno potuto godersi quell’esperienza. A giugno le emozioni di Firenze Rocks torneranno a unire gli appassionati sotto lo stesso palco. E i lettori musicofili sono avvisati: scaldate i polpastrelli per essere pronti sulla app delle prevendite, perché da oggi sappiamo anche con chi e quando rinnoveremo l’esperienza collettiva del festival che dal 2017 ha messo Firenze al centro del grande circuito del rock internazionale.
Due novità all’insegna degli anni Novanta e Duemila, Lenny Kravitz (12 giugno) e Robbie Williams (13 giugno), e un ritorno dal forte sapore Ottanta, quello dei The Cure (il 14 giugno, a distanza di 7 anni da quella straordinaria performance di chiusura della terza edizione), fanno del prossimo Firenze Rocks il più “giovane” di sempre. Nel senso dell’età e del periodo storico di pertinenza degli artisti in cartellone.
E probabilmente anche il più “scenografico”, considerando il tipo di show di grande impatto performativo a cui l’ex Take That e il recordman di Grammy per la voce hanno abituato i loro fan. Due tipi di show molto diversi da quelli che normalmente abitano il palco delle Cascine a giugno, molto più “teatrali” e luminosi. Con i dark Cure a fare da contraltare per gli amanti di atmosfere più notturne.
Il festival ideato da Live Nation sta dunque per tornare a costruire il suo “villaggio” musicale all’Ippodromo del Visarno delle Cascine: dal 12 al 14 giugno 2026. Sarà l’ottava volta. Con tre grandi star a cavallo tra rock e pop degli ultimi 40 anni tutti in data unica per l’Italia.
Ai Cure è affidata la serata conclusiva, esattamente come accadde nel 2019, quindi domenica 14: tornano con due novità sulle spalle in più rispetto all’esibizione del 2019: una è ovviamente il gioiello “Songs Of A Lost World”, che ha visto Robert Smith tornare a incidere brani nuovi dopo 16 anni di attesa, lanciata da quel capolavoro fuori tempo o senza tempo che è stata Alone e che ha riportato i Cure alla loro eterna cupa dolorosa e solitaria giovinezza.
Tanto da far pensare di essere tornati davvero ai tempi di Disintegration, quando i Cure il mondo lo cambiavano davvero a colpi di una canzone alla volta. L’altra è la pubblicazione – freschissima – del lunghissimo remix di quelle nuove canzoni che va sotto il titolo di Mixes of a lost world.
Operazione che lascia liberi di immaginare, ipotizzare e magari, sì, anche desiderare, un live fiorentino diverso da qualsiasi altro concerto “classico” dei Cure, con un’impronta molto più elettronica e vecchi e nuovi successi rivestiti e “truccati” con nuovi look. Anche Robbie Williams ha nuove frecce nella sua faretra discografica.
E anche per lui è un ritorno al passato, ai fasti di quel decennio che lo ha reso quello che è: con il nuovo disco Britpop, fin dal titolo, e il singolo Spies, l’ex ragazzaccio dagli infiniti live pieni di qualsiasi cosa, ha realizzato “l’album che sognavo di fare” – parole sue – dopo la fine dell’esperienza con i Take That. Ci ha messo solo una trentina d’anni per renderlo realtà. Ma è una vera spremuta di anni Novanta inglesi nella loro più fulgida espressione, anche grazie a un chitarrista di eccezione come Tony Iommi dei Black Sabbath. Gli spettatori del Nereo Rocco di Trieste sanno di cosa stiamo parlando: il suo concerto allo stadio lo scorso luglio è stata descritta come un’esperienza oltre la musica, fantascientifica e acrobatica.
Sarà una sorpresa adrenalinica anche la serata trainata da Lenny Kravitz. Paradossalmente il polistrumentista newyorchese ha ritrovato ora, passati i 60 anni, quell’energia e quell’esplosività sul palco che qualche anno fa sembrava stesse perdendo. Dopo l’uscita un anno fa di Blue Electric Light sembra proprio tornato ai fasti di Baptism e It’s Time For A Love Revolution, insomma a 20 anni fa. A dimostrazione che forse è proprio vero quanto si dice sul suo conto: come un Benjamin Button del rock americano, ogni anno che passa lui sembra sempre più giovane e carico di energie.
Non resta che aspettare l’apertura dei cancelli virtuali per accaparrarsi i biglietti. E come sempre sarà data priorità a chi è registrato sulla app ufficiale del festival.
Prevendita sulla app ufficiale a partire dalle 13 di giovedì 4 dicembre, per gli altri dalle 13 di venerdì 5 su www.firenzerocks.it
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3 dicembre 2025 ( modifica il 3 dicembre 2025 | 13:29)
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