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Nel mercato dello streaming, ormai diventato un tassello centrale della competizione globale per i contenuti, Warner Bros Discovery è pronta a scendere in campo con il suo prodotto di punta anche in Italia. Il 13 gennaio 2026 arriverà infatti anche nella Penisola Hbo Max, la piattaforma con cui il gruppo sceglie di puntare sul direct-to-consumer. Hbo Max si preannuncia così come una ovvia sfida diretta ai principali operatori del settore: Netflix, Amazon Prime Video e Disney+.

La strategia del gruppo americano si basa sulla razionalizzazione dell’offerta. Hbo Max concentrerà in un’unica app serie Hbo Original e Max Original, i film Warner Bros Pictures, le produzioni Warner Bros Television, l’universo DC e l’intero portafoglio sportivo di Eurosport. Nel comunicato di presentazione, l’offerta viene descritta come «una delle line-up più forti di sempre», con contenuti americani e locali e con un elemento differenziante: lo sport in diretta.

Il listino è articolato su tre piani – “Base con pubblicità” a 5,99 euro; “Standard” a 11,99; “Premium” a 16,99 – e sull’add-on Sport da 3 euro. Una struttura pensata per presidiare segmenti diversi e intercettare un pubblico ormai abituato ad anni di espansione delle piattaforme.

Un ruolo centrale nell’architettura del servizio lo avrà comunque lo sport. Hbp Max trasmetterà tutti gli eventi dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, accessibili in ogni piano senza costi aggiuntivi. L’add-on Sport garantirà inoltre tennis – Roland-Garros e Australian Open – ciclismo e motori, riportandolo in una dimensione proprietaria dopo l’uscita di Eurosport da Sky.

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Non manca la componente local, oggi decisiva nelle strategie dei player globali. Tra le produzioni italiane ci sono “Portobello” di Marco Bellocchio, incentrato sulla vicenda di Enzo Tortora, e la serie dedicata al caso di Melania Rea con Maria Esposito. Sul fronte factual arrivano le docuserie “Gina Lollobrigida: Diva Contesa” e “Saman”, insieme ai film “Nonostante” di Valerio Mastandrea e “Squali” di Daniele Barbiero. L’obiettivo è creare un radicamento territoriale che affianchi la potenza dei brand americani.