Cosa significano homeschooling, unschooling istruzione parentale? Quali leggi regolano i metodi di formazione scolastica “alternativi” alla presenza in classe? Dal caso della famiglia nel bosco di Palmoli (Nathan Trevillion e Catherine Birmingham: tre figli “tolti” alla coppia e trasferiti in una struttura protetta con la mamma) all’ultima polemica nell’Aretino su Harald e Nadia (i figli di 8 e 4 anni non registrati né all’anagrafe né alla scuola) si è infiammato il dibattito pubblico sulla questione educativa. 

Approfondisci:

Scuola italiana in crisi? Crescono homeschooling e didattiche alternativeScuola italiana in crisi? Crescono homeschooling e didattiche alternative
Uno scatto della famiglia anglo-australiana che viveva nel bosco di Palmol

Uno scatto della famiglia anglo-australiana che viveva nel bosco di Palmol

Istruzione parentale: la cornice italiana e costituzionale

L’istruzione parentale, nota anche come scuola familiare o paterna – in inglese “homeschooling”, letteralmente è “fare scuola a casa” – è riconosciuta dalla legge italiana come alternativa valida riconosciuta alla frequenza in classe purché risponda a determinati criteri. È un diritto sancito dall’articolo 30 della Costituzione, che riconosce ai genitori la libertà di provvedere direttamente all’istruzione dei propri figli. I genitori possono cioè scegliere di occuparsi in proprio della formazione a patto di poter dimostrare “di averne la capacità tecnica o economica” e di “darne comunicazione anno per anno alla competente autorità”. Lo prevede il testo unico sulla scuola (articolo 111 del dl n 297 del 16 aprile del 1994).

Istruzione parentale, homeschooling, unschooling: regole e limiti della “scuola a casa” (anche per le famiglie nei boschi)

I genitori che scelgono di tenere a casa i figli devono presentare ogni anno una comunicazione preventiva al dirigente scolastico del territorio di residenza (allegando il progetto didattico-educativo di massima che intendono seguire) e far sostenere ai bambini un esame di idoneità per attestare che stiano raggiungendo gli obiettivi previsti dal percorso scolastico nazionale.

Approfondisci:

La famiglia nel bosco di Palmoli nell’universo neo-rurale (che si espande): ecco la mappa degli ecovillaggi anticapitalisti in ItaliaLa famiglia nel bosco di Palmoli nell’universo neo-rurale (che si espande): ecco la mappa degli ecovillaggi anticapitalisti in Italia

La Cassazione: “La scelta dell’istruzione parentale è pienamente legittima”

Questo approccio è stato ribadito anche dalla Cassazione. La sentenza del 4 agosto 2023 spiega in modo inequivocabile che la scelta dell’istruzione parentale è “pienamente legittima”, espressione del diritto-dovere dei genitori, e che eventuali interventi limitativi della responsabilità genitoriale sono ammessi solo quando esiste “un rischio di pregiudizio per il minore”, rischio che “non può derivare dalla sola scelta dell’istruzione parentale”.

Approfondisci:

La resistenza social delle tre suore ottantenni che hanno occupato il convento e sfidano la Chiesa: “I follower unica difesa”La resistenza social delle tre suore ottantenni che hanno occupato il convento e sfidano la Chiesa: “I follower unica difesa”

Cosa dice la Costituzione 

È importante ricordare che in Italia non è la scuola a essere obbligatoria, bensì l’istruzione. Ad affermarlo è la Costituzione, che all’articolo 34 stabilisce come l’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, sia “obbligatoria e gratuita”. A questo si collega l’articolo 30, che richiama il “dovere e diritto dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli”. Da qui nasce l’interesse e lo stimolo dei genitori a cercare le soluzioni che possano risultare più idonee allo sviluppo psicofisico dei figli.

I numeri dell’homeschooling in Italia

Nell’anno scolastico 2020-2021, quello della prima ondata Covid, gli studenti istruiti a casa risultavano al ministero dell’Istruzione oltre 15mila, mentre nell’anno scolastico 2018-2019 erano appena 5mila. Negli ultimi anni sono aumentati ulteriormente, arrivando a circa 16mila nel 2024. Per l’anno scolastico in corso gli studenti a casa sono circa 10mila ma è possibile che il numero sia incompleto: per dichiarare l’homeschooling c’è tempo fino alla fine delle lezioni.

Approfondisci:

Luca Mercalli: “La famiglia del bosco vive in Italia, non in Siberia o in Alaska. Qui non c’è ambientalismo senza comunità”Luca Mercalli: “La famiglia del bosco vive in Italia, non in Siberia o in Alaska. Qui non c’è ambientalismo senza comunità”

Unschooling, l’approccio più radicale e frainteso

Tra homeschooling e istruzione parentale nel dibattito pubblico compare spesso un terzo termine: unschooling. È una filosofia educativa, nata negli Stati Uniti, fondata sull’apprendimento spontaneo e auto-diretto del bambino. Niente programmi scolastici né materie di studio, nessuna valutazione strutturate dei risultati: ma una una formula di apprendimento che si basa su curiosità, esplorazione e divertimento trasformato in conoscenza. L’educatore statunitense John Holt, tra i principali diffusori di questo metodo, lo definiva come “dare ai bambini tutta la libertà di imparare dal mondo che i loro genitori riescono a sopportare”. Questo approccio può rientrare nell’istruzione parentale, ma solo entro i limiti della legge. Un unschooling “radicale”, cioè del tutto privo di obiettivi verificabili, non è compatibile con il sistema degli esami nazionali annuali.

Approfondisci:

Carlo Ratti da neo-rurale ad archistar: “Mio padre, da prof universitario a contadino biologico. Mi schiero con la famiglia nel bosco di Palmoli”Carlo Ratti da neo-rurale ad archistar: “Mio padre, da prof universitario a contadino biologico. Mi schiero con la famiglia nel bosco di Palmoli”

I casi delle famiglie di Palmoli e di Caprese Michelangelo 

 Per quanto riguarda i due figli piccoli di Nathan Trevillion e Catherine Birmingham, il Ministero dell’Istruzione ha certificato che l’obbligo scolastico è stato “regolarmente espletato”. Quanto ai due bambini di Harold e Nadia a Caprese Michelangelo (Arezzo), il Tribunale dei minori di Firenze, ha segnalato irregolarità nella procedura di scuola parentale. La sindaca Marida Brogialdi ha dichiarato che i due figli della coppia “non risultavano iscritti a nessuna procedura di istruzione parentale e non avevano mai sostenuto le verifiche previste”.

Approfondisci:

Harald e Nadia, l’altra famiglia nel bosco in Toscana: “Da 47 giorni senza i nostri figli”. La scuola fantasma e il blitzHarald e Nadia, l’altra famiglia nel bosco in Toscana: “Da 47 giorni senza i nostri figli”. La scuola fantasma e il blitz

L’istruzione parentale nel mondo: i numeri e le tendenze

L’istruzione parentale è molto più diffusa in altri Paesi occidentali, segnala Il Post. Nel Regno Unito, nell’anno scolastico 2023-2024, i bambini che studiavano a casa erano oltre 60mila, mentre quattro anni prima, tra il 2019 e il 2020, erano poco meno di 30mila. Anche negli Stati Uniti il numero è aumentato. Secondo i dati del National Center for Education Statistics (NCES), nel 2022-2023 circa il 3,4% degli studenti di tutte le fasce d’età era istruito a casa, una quota simile ma leggermente superiore rispetto al 2,8% del 2018-2019, cioè prima della pandemia Covid.