di
Andrea Pasqualetto
L’ex infermiere di Borgo Virgilio (Mantova): «L’amavo e non riuscivo a separarmi da lei». Dice di non avere complici. «Provo vergogna, restituirò il maltolto e torno nel silenzio»
Dice di averlo fatto per avere accanto a sé l’amata mamma, anche dopo la dipartita, e di provare profondo dolore, rammarico e vergogna per quel che è successo. Assicura di non avere alcuna responsabilità sulla sua morte e che mai avrebbe potuto farla soffrire perché era molto legato a lei.
Dopo aver cambiato spesso albergo per sfuggire ai giornalisti di mezzo mondo, il signor Doubtfire, come è stato ribattezzato l’ex infermiere cinquantaseienne di Borgo Virgilio (Mantova) che fingeva di essere la madre (morta tre anni fa) per incassare la pensione, esce dal silenzio e affida all’avvocato Francesco Ferrari la sua verità: «Il mio assistito vuole sottolineare come lo scopo del proprio agire non sia stato quello di trarre benefici patrimoniali dalle proprie condotte bensì quello di stare vicino alla mamma dalla quale non è mai riuscito a separarsi», scrive il legale.
E per evitare il distacco aveva pensato di tenerla in casa, mummificata.
La vicenda è venuta alla luce dopo che l’impiegata dell’ufficio anagrafe del Comune di Borgo Virgilio, dove l’si era recato l’uomo per rifare la carta d’identità scaduta della mamma, Graziella Dall’Oglio, aveva notato qualcosa di strano in quella persona: «Troppo grosso il collo, troppo strane le rughe, la voce aveva qualche nota maschile...». Da lì è partita un’indagine interna della polizia locale e dell’amministrazione comunale che nel giro di una settimana ha scoperto l’imbroglio.
Sulla vicenda la procura di Mantova ha aperto un fascicolo per occultamento di cadavere, truffa ai danni dello Stato, sostituzione di persona e falso in atto pubblico. Ha disposto anche l’esame autoptico sul corpo della donna morta a 82 anni, al quale l’indagato ha scelto di non partecipare con un proprio consulente: «Perché non ci sono misteri, si è trattato di una morte naturale».
Precisa di aver fatto tutto da solo: nessun complice, nessuno sapeva cosa si nascondesse in quella casa. Dice inoltre di essere pronto a risarcire allo Stato il maltolto. «E, sorretto dalla fede, confida nell’umana comprensione chiedendo di accettare la decisione di ritirarsi nel silenzio», conclude il legale. Comunque sia, un dramma.
3 dicembre 2025 ( modifica il 4 dicembre 2025 | 04:16)
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