BRUXELLES – Federica Mogherini ha scelto di lasciare. Dopo cinque anni alla guida del College of Europe e direttrice della European Union Diplomatic Academy si è dimessa con una mail inviata allo staff dei tre campus: poche righe misurate, istituzionali, che sanciscono però l’epilogo di una storia precipitata in pochi giorni. In linea con il massimo rigore e senso di correttezza con cui ho sempre svolto il mio incarico», scrive, «oggi ho deciso di dimettermi dalla carica di Rettrice del College of Europe e di Direttrice della European Union Diplomatic Academy».

Mogherini, già Alto rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera e una delle figure più riconoscibili della diplomazia comunitaria, è stata travolta da uno scandalo giudiziario: l’inchiesta dell’Eppo, la Procura europea, che il 2 dicembre l’ha portata al fermo in Belgio insieme a due collaboratori.

L’accusa riguarda presunte irregolarità nell’appalto per la nascita della nuova Accademia diplomatica dell’Ue. È stata rilasciata dopo l’interrogatorio, non ritenuta a rischio di fuga. Ma la tempesta che ha investito la rettrice ha reso impossibile restare al timone dell’istituzione accademica che più di tutte, negli ultimi anni, aveva intrecciato il suo nome con la formazione delle future élite europee. «Sono certa – scrive Mogherini che la comunità del College continuerà sul percorso di innovazione ed eccellenza che abbiamo tracciato insieme in questi meravigliosi cinque anni». «Sono orgogliosa – continua – di ciò che abbiamo realizzato insieme e sono profondamente grata per la fiducia e il supporto che studenti, docenti, staff e alumni mi hanno dimostrato».

E ancora: «È stato un onore e un piacere servire la comunità del College e la sua missione». In un lungo interrogatorio di più di dieci ore Mogherini aveva rivendicato il suo comportamento, sostenendo che tutto si fosse svolto in trasparenza e mai nessun favore era stato ricevuto dal collegio: le informazioni, aveva detto, erano tutte pubbliche. Visto che la procedura per bandire la scuola Diplomatica aveva avuto passaggi sempre in chiaro.

Intanto dagli Stati Uniti arriva un attacco nei confronti della stessa Mogherini. In un post su X, il vice segretario di Stato americano Christopher Landau ha parlato dell’ex Alta rappresentante Ue come della “stessa persona che definì la Cuba comunista una ‘democrazia monopartitica’ e promosse gli investimenti, il turismo e il commercio europei, che sostennero il regime repressivo e fortemente antiamericano dell’isola”.