di
Luca Lunedì
Dopo i casi di Siena e Livorno, un altro caso in provincia di Pisa: un mascara nascosto nella confezione di castagne le è costato 10 giorni di sospensione da parte di Pam
Un mascara nascosto all’interno di una confezione di castagne e scatta il «trappolone» che è costato ad una dipendente della Pam di Fornacette una sospensione dal lavoro senza retribuzione di dieci giorni.
Il nuovo caso del famigerato «test del carrello» è denunciato dalla Filcams Cgil che racconta: «A fine ottobre una cassiera con 36 di esperienza, impiegata nel supermercato di Fornacette in provincia di Pisa, aveva ricevuto una lettera di contestazione per l’ormai noto test del carrello.
Dopo lo stress di queste settimane, durante le quali la lavoratrice ha aspettato con profonda preoccupazione l’esito del procedimento disciplinare vedendo quanto successo ai colleghi di Siena e Livorno licenziati per contestazioni analoghe – commenta Matteo Taccola, Filcams Cgil di Pisa – l’azienda ha deciso di comminare una sanzione pesantissima, mettendo sulla testa della dipendente una spada di Damocle che appare come un messaggio chiaro, per lei e per i colleghi: ogni minimo errore sarà punito senza pietà».
La lavoratrice sta valutando azioni legali in sua difesa ma nel frattempo continua la mobilitazione regionale e nazionale del sindacato contro questa pratica ritenuta lesiva dei lavoratori. Una battaglia sostenuta anche da una parte politica in consiglio regionale: «È un fatto gravissimo, che conferma un clima ormai insostenibile – dichiarano Anna Piu, segretaria provinciale di Sinistra Italiana, e Massimiliano Ghimenti, consigliere regionale di Alleanza Verdi e Sinistra – il cosiddetto test carrello non è uno strumento di sicurezza ma un meccanismo punitivo che scarica sulle cassiere e sui cassieri responsabilità che nulla hanno a che vedere con il loro lavoro. La sospensione comminata oggi dimostra la volontà di individuare capri espiatori invece di affrontare le vere cause delle perdite aziendali».
«Colpire chi ha anni di esperienza, chi ogni giorno manda avanti i punti vendita, è una scelta indegna e miope – concludono Piu e Ghimenti – pretendiamo che Pam Panorama ritiri immediatamente i provvedimenti disciplinari e i licenziamenti e apra un confronto serio con le organizzazioni sindacali. La dignità delle persone non può essere trattata come una variabile di bilancio».
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4 dicembre 2025 ( modifica il 4 dicembre 2025 | 16:05)
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