di
Enea Conti
Lo storico dj era malato da tempo. Nato ad Ancona viveva da anni a Bagnacavallo, nel Ravennate
Il mondo della musica e della sale da ballo è in lutto: è morto a 67 anni Claudio Rispoli, in arte dj Mozart, tra i padri fondatori del clubbing in Italia, tra i diffusori nostrani del genere afro-funky e tra le anime pioniere che contribuirono dagli anni Settanta a creare il mito della Riviera che balla in pista superando, e anzi unendo, anche i confini territoriali. Storico dj residente alla Baia degli Angeli, che oggi si chiama Baia Imperiale a Gabicce Mare, in quelle Marche un po’ enclave della Romagna costiera.
Le origini del nome d’arte
Nato ad Ancona nel 1958, viveva da anni nel Ravennate, nel comune di Bagnacavallo, dove saranno celebrati i funerali. Rispoli era malato da tempo ma anche poche settimane fa si era esibito in consolle nella sua “Baia” in una serata dal titolo che oggi risuona emblematico: “Goodbye, summer”.
Mozart è un nome d’arte altisonante che può stupire ma Rispoli diede una spiegazione che lega la scelta alla sua biografia personale. Al portale “discodiva” dipinse il suo personale autoritratto da giovane: «Nei primi anni Settanta cominciai a frequentare il Conservatorio Rossini di Pesaro seguito con particolare interesse dal direttore Marcello Abbado che mi avviò allo studio del pianoforte. Quindi Mozart nasce dai miei trascorsi in conservatorio. Mi avevano attribuito questo soprannome perché avevo un evidente spirito musicale ribelle».
Le sue serate in pista
Max De Giovanni, collega e autore del libro Disco Selector lo ricorda così: «Claudio è stato l’unico dj capace di scatenare una pista solo con un mixaggio. Ricordo come se fosse ora, ad esempio, una esibizione del 2007 alla Baia: il cambio tra il Bolero dei Kebekelectric e un brano di James Brown, una sovrapposizione ritmica pazzesca di un paio di minuti». Il suo volto è comparso di recente – era il 2021 – nel documentario “Riviera Clubbing The Movie” un viaggio attraverso volti, racconti e voci di chi ha vissuto la genesi della dance music in Riviera. Uno degli art director delle discoteche più note di quegli anni (tra cui la Baia degli Angeli e il Paradiso, appunto) è Lucas Carreri, che con un estratto del suo vissuto cristallizzò lo spirito degli anni Ottanta, Novanta e quello più recente: «Tutte le settimane creavo scenografie per le serate in discoteca, dietro c’era tanto lavoro e poi vedevo che a metà serata la gente vi si arrampicava sopra e a fine serata le distruggeva. Ma non c’era spettacolo più bello che vederle distrutte all’orario di chiusura. Mozart quello spirito aveva aiutato a diffonderlo già prima. A 15 anni arrivai al New Jimmy’s di Riccione come disc-jockey, a 17 anni invece lavorai al Jackie O’ di Roma».
L’arrivo del successo
A fine anni Ottanta ha abbandonato la consolle per dedicarsi alla produzione. A Boncellino, nel Ravennate aveva allestito il suo studio di registrazione. In questo ambito il grande successo arrivò con Found love dei Double Dee. «Il successo planetario – ricorda ancora De Giovanni – arrivò con i Jestofunk (Mozart, Checco Farias e Blade). La voce di Ce Ce Rogers e musicisti straordinari portarono il gruppo al successo internazionali, sfornando hit quali Can we live, say it again e Special love. Suonarono in tutto il mondo nei principali festival». Ma tutto era partito dalla Baia Imperiale, a Gabicce. «Iniziò come cameriere, osservò Bob e Tom, due dj americani. Decise in quel momento di fare come loro».
I club dove ha suonato
Nella primavera 1977 esordì al New Jimmy di Riccione e, in autunno, sulla consolle della Baia degli Angeli assieme a Daniele Baldelli. «Fu una staffetta con i due americani che, passata di mano la gestione, rientrarono negli States. Il suo maestro era Bob, con cui strinse una profonda amicizia e suoneranno assieme solo una serata, nell’ aprile 1982 allo Xenos di Marina Di Ravenna», racconta ancora De Giovanni,. Mozart ha poi suonato al Goody Goody di Faenza, al Much More di Roncofreddo, da Tino a Massalombarda, al Big di Torino. Nel 1983 fu in consolle al Vinavil (poi Thriller) a Imola, suona al Chicago a Baricella, al Typhoon a Brescia, alla Mecca a Rimini, e in tutti i locali del movimento “afro brasil”.
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4 dicembre 2025 ( modifica il 4 dicembre 2025 | 17:39)
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