Il tecnico rossonero: “Dobbiamo essere arrabbiati, ma il nostro obiettivo resta tornare a giocare la Champions. I gol li stiamo facendo, però abbiamo bisogno di qualche rete in più dai centrocampisti e sulle palle inattive”
C’erano tanti buoni motivi per voler andare avanti. Perché in una stagione senza Europa la Coppa Italia tutto sommato riempie qualche settimana, per esempio. Ma anche perché Allegri è uno dei massimi specialisti del torneo. E poi perché comunque c’era da dare continuità alle cose buone esibite in campionato. Invece, dopo le bollicine pre natalizie in Supercoppa, il Milan conosce già il suo destino: non ci sarà altro che il campionato per dare un senso alla stagione. Allegri fa ritorno a Milanello con una discreta quantità di pensieri, perché la sua squadra all’Olimpico è mancata più o meno in tutto ciò che l’ha spinta avanti fin qui.
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“Chi vince ha sempre ragione – racconta Allegri a fine partita -. La Lazio ha vinto una partita dove ha avuto più difficoltà rispetto a quella di campionato. Era una gara bloccata, chi segnava per primo vinceva. Poi, certo, sull’angolo potevamo difendere meglio. E nel primo tempo potevamo essere più veloci a imbucare palla fra le linee. Spiace essere usciti, ci tenevamo ad arrivare fino in fondo. Ma ora pensiamo al Torino. Non è un passo indietro, bisogna essere arrabbiati perché era un obiettivo ed era un partita da dentro-fuori, però bisogna guardare avanti. Leao? S’è mosso bene sia dentro che fuori dall’area, ha avuto una bella occasione, ha fatto una buona partita e si è messo a disposizione della squadra. Non bisogna deprimersi per questa eliminazione, il nostro obiettivo resta tornare a giocare la Champions. Quando abbiamo preso gol era un momento in cui avevamo sbagliato tre-quattro palle facili, e quando è così diventiamo pericolosi. I gol li stiamo facendo, ma abbiamo bisogno di qualche rete in più dai centrocampisti e sulle palle inattive”.