Grosseto, 4 dicembre 2025 – Porto Ercole si è risvegliato avvolto da un dolore profondo. La scomparsa improvvisa di Matteo Legler, 29 anni (ne avrebbe compiuti 30 a Natale, il 25 dicembre), direttore sportivo del Porto Ercole calcio e figura amatissima nel mondo dello sport locale, ha lasciato un vuoto impossibile da colmare. Matteo si trovava a Grosseto in un impianto sportivo nella serata di mercoledì 3 dicembre con degli amici quando è stato colpito da un malore che non gli ha lasciato scampo. Inutili i tentativi di soccorso e di rianimazione effettuati in un impianto sportivo del capoluogo.

Il malore e i soccorsi, cosa è accaduto

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L’allarme, le manovre di rianimazione, la corsa in ospedale

Chi era presente ha immediatamente lanciato l’allarme e nel giro di pochi minuti sono arrivati i sanitari del 118, che hanno iniziato le manovre di rianimazione e lo hanno condotto al vicino ospedale Misericordia di Grosseto. Nonostante gli sforzi di tutti per lui non c’è stato nulla da fare.

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Una comunità sconvolta dal dolore

La notizia ha scosso l’intera comunità di Porto Ercole, dove Matteo era cresciuto, dove aveva amici in ogni angolo, dove tutti lo conoscevano. Matteo lascia la sua compagna, in dolce attesa di sette mesi, il papà Vincenzo, la mamma Patrizia e due fratelli, oltre a un’intera comunità che ora si stringe attorno a loro con un abbraccio unanime, ai quali si unisce anche la redazione de La Nazione.

Matteo Legler si trovava a Grosseto in un impianto sportivo per giocare a calcetto con degli amici quando è stato colpito da un malore

Matteo Legler si trovava a Grosseto in un impianto sportivo per giocare a calcetto con degli amici quando è stato colpito da un malore

Figlio di Vincenzo Legler, ex allenatore dell’Argentario

Porto Ercole perde un giovane dirigente appassionato, un amico vero, un ragazzo che sapeva dare molto più di quanto chiedesse. Un sorriso buono che resterà nel cuore di tutti. Era un giovane dirigente che stava ridando vita al calcio locale. Figlio di Vincenzo Legler, ex allenatore dell’Argentario (società che si unisce al suo dolore), Matteo aveva respirato calcio fin da bambino. Quando, pochi mesi fa, era stato scelto come direttore sportivo del Porto Ercole calcio, tutti avevano riconosciuto in lui la persona giusta. Giovane, competente, coinvolgente, capace di unire.

La società: “Aveva un cuore grande, seguiva i ragazzi uno per uno”

“Era la scelta più naturale – raccontano dalla società portoercolese –. Aveva entusiasmo, passione, idee nuove, ma soprattutto un cuore grande. Seguiva i ragazzi uno per uno, li ascoltava, li sosteneva. Era uno di quei dirigenti che fanno la differenza, perché ci mettono l’anima”. Matteo organizzava, chiamava i giocatori, curava i dettagli, faceva anche il team manager e il guardalinee. Aveva la voglia di creare un gruppo, la capacità di far sentire ogni ragazzo importante, una presenza amata anche fuori dal campo.

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“Era un ragazzo troppo buono”

Matteo lavorava come guardiano in una villa a pochi passi dal campo sportivo. Una vita semplice, fatta di impegno e di legami sinceri. Non mancava mai agli eventi del paese e, ogni anno, partecipava con entusiasmo alla Notte dei Pirati, dove insieme alla sua ciurma era una presenza fissa, allegra, coinvolgente, tanto che anche il presidente del Comitato Pirati Antonio Sabatini lo ha ricordato sui social con commozione. Chiunque lo incontrasse parlava di lui come di un ragazzo sereno, educato, sempre disponibile, “troppo buono”, ripetono in tanti. Si arrabbiava solo per le partite del Milan, la squadra che amava. L’assessore al bilancio Silvano Scotto, molto legato a lui, esprime il suo dolore. “La morte di Matteo è una ferita per tutto Porto Ercole – dice –. Era un ragazzo, generoso, impegnato nello sport e nel sociale. Ha dato un contributo enorme alla rinascita della società calcistica, mettendo il cuore in tutto ciò che faceva. È terribile perdere così un giovane che stava costruendo la sua vita e che presto sarebbe diventato padre. Oggi perdiamo un figlio del nostro paese”. 

Si ferma il calcio Uisp maremmano

In rispetto al dolore della famiglia e dei tanti amici, oltre che delle squadre del campionato, il calcio Uisp della Maremma ha deciso di fermarsi per un turno. Un modo per ricordare il ragazzo, che nella sua squadra giocava come portiere. E’ un momento molto duro per il mondo del pallone maremmano. Matteo era stato tra l’altro anche allenatore delle giovanili per alcune squadre maremmane oltre appunto a essere direttore sportivo del Porto Ercole. Il malore del ragazzo è avvenuto ai campi di via Adda a Grosseto. Struttura dove appunto si gioca il campionato Uisp. 

Fissati i funerali

Si svolgeranno venerdì 5 dicembre alle 15 i funerali del trentenne. La cerimonia avrà luogo nella chiesa parrocchiale di Porto Ercole. Tutto il paese, insieme a tante persone del calcio maremmano, sarà alle esequie.