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La situazione dei soccorsi sanitari sull’isola di Stromboli ha suscitato indignazione e preoccupazione dopo la disavventura del giornalista Francesco Viviano, storico inviato di Repubblica.

Ecco cosa è accaduto: Viviano si trovava a Stromboli da tre giorni quando è caduto e si è rotto un femore. L’unica ambulanza dell’isola era guasta da mesi, e nessuna alternativa era stata predisposta nonostante l’afflusso turistico estivo.

La guardia medica, disperata, ha trovato una soluzione improvvisata: un muratore ha messo a disposizione la sua moto Ape per trasportare Viviano all’elisuperficie. Due muratori marocchini hanno improvvisato il ruolo di infermieri durante il trasporto.

Il trasferimento e l’odissea ospedaliera che ha vissuro Viviano trasferito in elicottero all’ospedale Papardo di Messina, dove ha atteso quattro ore in barella senza ricevere assistenza né acqua.

Il reparto di ortopedia stava per chiudere per ferie, e nessuno aveva informato né la guardia medica né l’elisoccorso. È stato infine trasferito al Policlinico di Messina, dove ha ricevuto cure adeguate e ha subito un intervento chirurgico riuscito il giorno seguente Viviano ha lanciato un appello diretto al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, chiedendo controlli urgenti negli ospedali delle isole minori, che in estate si trovano sotto forte pressione turistica ma con servizi sanitari inadeguati.

Questa vicenda solleva interrogativi cruciali: come possono le isole minori garantire assistenza sanitaria in alta stagione? E quali misure preventive dovrebbero essere adottate per evitare simili emergenze?