Una piazzetta Marino Marin raccolta ma partecipe ha fatto da cornice, giovedì sera, all’incontro promosso dal gruppo consiliare Ibc per approfondire pubblicamente la vicenda di Pasquale Restuccia, il cittadino adriese deceduto pochi giorni dopo aver ottenuto la residenza, al termine, secondo quanto riportato dal gruppo consiliare, di un lungo periodo vissuto senza riconoscimento anagrafico e senza pieno accesso all’assistenza sanitaria.

Un caso discusso anche in una recente seduta segreta del consiglio comunale, che ha sollevato interrogativi tanto nell’ambiente politico quanto tra i cittadini. Durante l’incontro, il consigliere Enrico Bonato ha letto un intervento volto a ricostruire i fatti, chiarendo che l’intento non era accusatorio, ma volto a “raccontare una storia che ha il volto di una persona vera, che ha chiesto aiuto”. Bonato ha definito la vicenda “un fallimento del sistema”, parlando di mancanza di presa in carico e sensibilità verso una persona fragile e indigente. Ha inoltre ribadito che “non si tratta di uno scontro politico, ma di una ricerca di verità e responsabilità”.

La riflessione si è estesa anche a temi come il diritto alla casa, l’accesso ai servizi e il funzionamento della rete dei servizi sociali. In questo contesto è stata apprezzata la scelta di Ibc di aprire un confronto pubblico per evitare che il caso venga archiviato senza approfondimenti. L’amministrazione comunale, da parte sua, ha sempre respinto le accuse. In chiusura, su richiesta dei presenti, Ibc ha ribadito la volontà di continuare a seguire la questione nelle sedi istituzionali e di tenere aggiornata la cittadinanza affinché non si ripetano casi come quello di Restuccia.