Bologna, 5 dicembre 2025 – Più di cento dipendenti nella sede bolognese di Woolrich sono a rischio. La BasicNet, società di Torino che ha rilevato il marchio di abbigliamento, ha annunciato la chiusura degli uffici (non i negozi) di Bologna. Un brutto colpo per i 109 dipendenti bolognesi che ora rischiano il posto di lavoro. L’azienda ha messo i lavoratori di fronte a un bivio: accettare il trasferimento nella sede di Torino, oppure chi non vorrà cambiare ‘casa’ è come se si dimettesse dalla ditta senza possibilità di indennità di disoccupazione (Naspi). A pochi giorni dalla fine della vicenda Yoox, il settore della moda si trova ad affrontare un altro pesantissimo contraccolpo.
Il sindaco Matteo Lepore non ci sta: “Fermatevi. La notizia del trasferimento non la comprendiamo, se non nell’ottica di un’operazione che mira a chiudere la sede di Bologna. Siamo a disposizione per attivare canali di mediazione. Per noi la permanenza dell’azienda a Bologna è fondamentale, sia per la salvaguardia dei posti di lavoro, sia per il legame che il marchio ha con il territorio”, ha detto Lepore.
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Gli obiettivi della nuova dirigenza
La nuova dirigenza di Woolrich vuole puntare sulla massima efficienza anche grazie alle sinergie con la casa madre. Da qui la volontà della proprietà di chiudere le sedi di Bologna e quella di Milano (30 dipendenti). Infatti l’obiettivo di BasicNet è quello di ‘spostare’ in massa a Torino i 139 lavoratori investiti in questa operazione. Una misura che secondo la società è prevista dal contratto.
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L’obiettivo di BasicNet è quello di ‘spostare’ in massa a Torino i 139 lavoratori investiti in questa operazione, chiudendo a Bologna e Milano (Ansa)
I sindacati sulle barricate
I sindacati, però, non ci stanno e promettono un Natale caldo. “Proprio quando stiamo per chiudere la vicenda Yoox se ne apre un’altra ben più pesante”, attacca Laura Chiarini, segretaria generale Fisascat Cisl Bologna. L’azienda “nasconde una procedura di licenziamento collettivo con una richiesta di trasferimento a Torino”, prosegue Chiarini. Le sigle sindacali hanno già allertato Regione e Città metropolitana.
“Il Patto per il lavoro e per clima deve valere anche per Woolrich”, dicono i sindacati promettendo nei prossimi giorni un presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda, il blocco degli straordinari e, se occorrerà, anche diverse ore di sciopero. “Per noi è stata una doccia fredda – dice Fabio Leo, Uiltucs-Uil Emilia-Romagna –. Come sindacato è impossibile digerire un’azione del genere”. Poi Leo affronta le similitudini di questo ‘caso’ con quello di Yoox: “Avevamo detto che Yoox non avrebbe dovuto costituire un cattivo esempio per Bologna. Quindi dobbiamo costruire un salvagente per queste 139 famiglie, che oggi piangono”, continua Leo. A livello nazionale, il tavolo sindacale ha proposto a BasicNet un incontro il 19 dicembre. Nei prossimi giorni, invece, verrà formalizzato un incontro con la Regione e la Città metropolitana. Al momento, però, l’azienda non apre a eventuali alternative. I motivi: “Eventuali altre proposte graverebbero in maniera insostenibile sui costi aziendali e sarebbero incompatibili con l’impostazione organizzativa che rappresenta una misura imprescindibile al fine di perseguire la continuità e la crescita aziendale”, fa sapere BasicNet.

Il brand americano Woolrich è stato rilevato nelle scorse settimane da BasicNet
Da ‘Wp Lavori in corso’ a ‘BasicNet’
Il brand americano è stato rilevato nelle scorse settimane da BasicNet, gruppo che comprende i marchi Kappa, Robe di Kappa, K-Way, Superga, Sebago e Briko e che appena ieri ha annunciato l’acquisizione del marchio Sundek. L’accordo per Woolrich prevede l’acquisizione del marchio per l’Europa e del 100% di Woolrich Europe, la società con sede a Bologna che gestisce distribuzione e retail del brand in Europa.
Sotto il cappello della società bolognese ci sono 229 dipendenti: 9 dirigenti, 22 quadri e 198 impiegati. Fatti salvi i 90 addetti dei negozi, la nuova proprietà ha comunicato che intende trasferire tutti gli altri nel quartier generale di Torino. La maggioranza delle quote di Woolrich è stata ceduta nel 2018 dal gruppo bolognese WP Lavori in Corso di Cristina Calori al fondo di private equity L-Gam. A metà novembre poi BasicNet ha rilevato il brand di moda invernale da L-Gam per 90 milioni di euro.