di
Giovanna Cavalli
Il coreografo di Amici: «Stavo insegnando a Giorgia un passo in corridoio. L’ho stretta, i nostri corpi si sono strusciati. Aveva un sorriso stupendo e le ho detto: “Sei bella, possiamo farci una foto?”»
Fiorello li chiama «i tortellini». Sarebbero gli addominali scolpiti di Emanuel Lo (non è un cognome straniero ma la versione breve di Lo Iacono, a Roma accorciano tutto), 46 anni, ballerino, coreografo, regista e maestro di Amici, oltre che compagno della cantante Giorgia, famoso per le doti ginniche e ritmiche ma anche appunto per la «tartaruga» che può sfoggiare. «Io nasco secco, magrissimo, ci sono sempre stati, per me era normale».
Cristiano Malgioglio è andato in deliquio: «È l’uomo dei miei sogni, ho una sua foto sul mio comodino».
Ride. «Avevo smesso di ballare all’apice della carriera. Quando mi sono rimesso in gioco per Maria De Filippi e durante qualche numero mi sono spogliato, mi sono accorto che la gente li notava».
Va là che si allenerà a morte, per averli così.
«Mi alleno sì, però non per il fisico. Cinque volte a settimana, per un’ora e mezza, da sempre. Per me non è un lavoro, piuttosto un bisogno. Mi serve per sfogare lo stress, i pensieri. Se lo fai soltanto per un fattore estetico, prima o poi molli».
Chi è più bello tra lei e Stefano De Martino altro celebre ex di «Amici»?
«De Martino tutta la vita. È giovane, figo, bravo, sono felice per lui, merita tutto».
A 5 anni imitava i passi di Michael Jackson.
«Era appena uscito il video di Thriller. Gli zombi di notte mi facevano paura però al mattino ballavo da solo nel salotto di casa. I miei mi iscrissero a un corso di danza. Credevo che avrei imparato le coreografie di Michael, invece mi consigliarono danza classica, piansi per sei mesi».
A 17 già lavorava per le trasmissioni tv più importanti. Con Fiorello a «Stasera pago io», su Rai 1.
«Io e un altro ballerino dovevamo entrare reggendo una barella con lui sopra che cantava La Cura di Battiato. E niente, perdevamo sempre il tempo, entravamo storti nell’inquadratura, il coreografo ci fece un cazziatone tremendo. Fiore invece restò impassibile, come niente fosse».
Con Raffaella a «Carramba! Che sorpresa».
«Ero diventato primo ballerino. Lei stupenda. Un giorno mi prese da parte: “Ti devo dire una cosa: tutte le mie amiche mi parlano di te, sei bravissimo”».
Mi sa che non era solo per quello.
«Dice? Credevo fossero prese dalla danza».
Ha ballato per e con Ricky Martin.
«La prima volta durante le prove di una tournée in She bangs. Dentro una bolla piena d’acqua, con una ballerina, Aisha, meravigliosa, che continuava a sbattermi contro le pareti, io mingherlino e timido, non capivo cosa dovessi fare. Ricky? Pazzesco, adulato da mezzo mondo, si sentiva il suo enorme ego».
Lo show con Kylie Minogue.
«Mi sono fatto male alla data zero, una brutta storta, avevo la caviglia gonfia, mi dissero che sarei dovuto restare fermo tre mesi. Non ne ho parlato con nessuno, ho preso delle pasticche di antidolorifico e per quasi un mese ho ballato con un piede solo, fingendo di appoggiare l’altro. Faceva malissimo».
Il primo incontro con Maria.
«Un minimo di timore c’era, davanti a un personaggio così forte, con un tale carisma. Ma lei è talmente forte che sa metterti a tuo agio, in pochi secondi mi sono sentito subito a casa».
Con Lorella Cuccarini fate coppia fissa nei balletti di «Amici»: siete i «Cuccalo».
«Una volta avevamo un numero con una porta chiusa che ci separava. Lorella si è appoggiata alla maniglia che però ha ceduto e lei è cascata con un botto tremendo. Io, dall’altra parte, non ho visto nulla e continuavo a danzare, una scena assurda».
Siete scatenati.
«Ballando vado a ricercare quello che ero, invece mi fanno male le ginocchia, le spalle, sono pieno di doloretti. Decidiamo la coreografia in base agli acciacchi: “Qui tagliamo, mi tira l’anca”. Ma lei sta molto meglio di me, fisicamente è la stessa di 30 anni fa. Non è umana, è un robot».
Giorgia in un’intervista ha detto: «Quando l’ho conosciuto aveva la fila».
«Ma non sa quanta ce n’era per lei. Per conquistarla mi sono dovuto aprire al cento per cento».
Vi siete incontrati nel 2002, durante un tour.
«Ballavo ed ero il co-coreografo. Non avevo tempo per farmi una storia, a volte capitava uno scambio di sguardi ma facevo finta di niente. Con Giorgia è stato diverso, ho capito subito che non era l’avventura di un giorno, che era qualcosa di grande. Mi spaventava e mi attirava».
Prima mossa.
«In sala prove per il video di Spirito libero. Le insegnavo un passo in corridoio. L’ho stretta, i nostri corpi si sono strusciati. Aveva un sorriso stupendo. “Sei bella, possiamo farci una foto?”. Subito dopo le mandai una mail con cui mi sono dichiarato. Firmandomi Emanuel78».
Ha risposto?
«Sì. “Tutto bello, ma sei troppo piccolo”».
Secondo incontro.
«Un anno dopo. Altre prove. Stavamo nello stesso hotel, lei due piani sopra di me. Era notte. Non riuscivo a dormire, le ho scritto un biglietto con una dichiarazione d’amore per qualcosa che stava nascendo. Senza firma. Gliel’ho infilato sotto la porta. Pensavo: “Se prova la stessa cosa, capirà chi l’ha lasciato”. Al tempo era fidanzata».
E?
«Silenzio. Passano due settimane. Mi chiede: “Sei tu che hai lasciato quel messaggio?”. Dopo altri dieci giorni ci siamo dati il primo bacio. Il 29 novembre abbiamo fatto 23 anni insieme».
Le aveva detto una bugia.
«Non proprio. L’indirizzo di posta elettronica me l’aveva creato mio cugino. Si è sbagliato: sono del ‘79, non del ‘78. Avevo ancora un anno meno di quello che pensava lei. L’ha scoperto dopo».
Non vi siete mai sposati.
«La proposta gliel’ho fatta. Avevo pensato a tutto: camino acceso, atmosfera, musica, l’anello. Ci siamo messi a piangere come due cretini. Però dal giorno dopo abbiamo ricominciato a vivere, presi dagli impegni. Sono passati 16 anni. Quel sì che ci siamo detti però è come se valesse davvero».
Nel video di «Golpe», di cui ha curato la regia, Giorgia sta per sposare un altro.
«Ho messo in scena il mio incubo. Solo al pensiero sudo freddo. Infatti alla fine arrivo io e la porto via. L’idea che baciasse un altro non mi andava giù. Così la bacio io».
Giorgia ha confessato di aver provato una gelosia folle, specie i primi tempi.
«Controllava tutto, anche il cellulare. Ballavo con donne molto belle, avevo le trecce, immaginava chissà cosa».
E ha mai scoperto qualche misfatto?
«Mai trovato niente. Lo ammetto, in passato sono stato uno che ha tradito, prima di lei. So come ci si sente dopo, si sta male. La cosa bella con Giorgia è che glielo posso dire in faccia senza paura: “Non ti ho mai tradita, non ci ho nemmeno mai pensato”».
Il difetto di Giorgia.
«A casa non mi lascia fare niente, non posso cucinare, nemmeno caricare la lavastoviglie. Mi ci impegno e credo di avere fatto tutto bene, poi quando rientra mi rimprovera: “Che hai combinato?”. Precisa ed esigente. La chiamo “macchiolina” per la sua fissa di pulire».
Siete una coppia solida.
«Non siamo quelli del Mulino Bianco, abbiamo vissuto momenti belli e brutti, che però ci hanno insegnato molto. Se sei disposto a capire l’altro e a modificarti, si può costruire un percorso lungo».
Fortunati.
«Sì, ma ci siamo anche fatti un mazzo così».
6 dicembre 2025
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