di GIANNI SVALDI
Anche i libri andrebbero assunti con cautela: possono provocare effetti collaterali in soggetti allergici alla democrazia, all’uguaglianza e – soprattutto – ai pareri contrari. Io ve ne suggerisco quattro per questa estate e, come in un bugiardino, vi do sia le indicazioni che le controindicazioni.
1. Io, Robot – Isaac Asimov
Pubblicato per la prima volta nel 1950, è molto più di un classico della fantascienza: è un testo fondativo per chi voglia capire l’evoluzione del nostro rapporto con l’intelligenza artificiale. Asimov non racconta il futuro: lo anticipa. Contiene forti dosi di logica, etica e domande scomode.
Controindicazioni: sconsigliato a chi crede che IA e robot siano solo roba da film e che usando la penna Montblanc regalata dalla vecchia zia al diploma “abbatterà il sistema”
2. Allah Superstar – Yassir Benmiloud
Romanzo urticante, sconsigliato a bigotti, benpensanti e deboli di cuore. Benmiloud, giornalista algerino emigrato in Francia, racconta la storia di un giovane musulmano fondamentalista diviso tra la vocazione comica e il martirio. È ironico, spiazzante, irriverente.
Controindicazioni: non è un libro per tutti – e meno male. Ma è un libro necessario. Maneggiare con attenzione.
3. 9 settimane e ½ – Elizabeth McNeill
Dimenticate il film: il libro è un’altra cosa, e molto più potente. McNeill non si nasconde dietro il velo dell’ambiguità: racconta una relazione tossica e travolgente con una scrittura cruda, senza cercare di compiacere il lettore. Non resta spettatrice, non si protegge dietro la neutralità. Nell’ultima riga prende posizione.
Controindicazioni: non è una lettura da perbenisti e anime fragili, ma da affrontare con attenzione e rispetto.
4. I miei stupidi intenti – Bernardo Zannoni
Sorpresa autentica, scritta da un autore poco più che ventenne. È un romanzo di formazione narrato dalla voce di una giovane faina. Ma dentro ci sono tutti i grandi temi umani: destino, dolore, libertà, pensiero. Una fiaba nera per adulti, che riesce a sembrare nuova pur toccando corde antiche.
Controindicazioni: sconsigliato a chi non crede nei ragazzi.
Questi sono i miei quattro titoli per l’estate. Io ne leggerò altri, certo. Ma questi, prima di consigliarli, li ho letti davvero. Un’ultima annotazione: un racconto che alla fine non fa sentire tristi, felici, stupiti o stupidi non vale la pena di essere letto.