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Sos regali di Natale: anche quest’anno donare un buon romanzo è uno dei modi più efficaci per prendersi cura di amici, parenti e le persone a cui teniamo. A maggior ragione al termine di un’annata editoriale vivace e a tratti sorprendente, ricca di voci nuovi e ritorni attesi. In questo articolo mi limito a segnalare in ordine sparso quelli che, secondo me, sono i migliori libri usciti nel 2025, ideali per accompagnare chi li riceverà ben oltre le feste. E quindi perfetti da mettere sotto l’albero.

Il colpo segreto

Partiamo con Il colpo segreto di Jessica Anthony, edito in Italia da Sur nella traduzione di Dario Diofebi: è la storia di un matrimonio non più perfetto, condensata con ritmo incalzante nel racconto di una sola giornata. Siamo in Delaware, è il 1957. Una domenica mattina stranamente calda di novembre, Kathleen, madre di famiglia middle class, invece di andare in chiesa insieme al marito Virgil e ai due figli, decide di tuffarsi nella piscina condominiale. Ci resterà per tutta la giornata, senza dare spiegazioni al marito che cerca di convincerla a uscire dall’acqua. Pagina dopo pagina viene svelata la storia di un matrimonio fatto di amore e di ambizioni mancate, di reciproci segreti e di nodi destinati a venire al pettine.

La polvere che respiri era una casa

C’è una relazione che nasce e si disgrega anche al centro di La polvere che respiri era una casa di Eleonora Daniel, uno degli esordi più convincenti degli ultimi anni. Edito da Bollati Boringhieri, è la storia di una coppia come tante, di quelle che nascono, crescono, fanno progetti importanti, il matrimonio, la casa. Storia d’amore di un ‘noi’ più che d’un ‘io e te’, reso con grande efficacia dall’autrice con un alternarsi, nella narrazione, di prima persona plurale e terza singolare. Una scelta stilistica forte e azzardata, ma convincente. È una bella storia d’amore, come tante altre, che si trasforma, lascia spazio a problemi, difficoltà, e va incontro a erosione progressiva. Daniel scava nelle angosce e nelle paure con una prosa sinusoidale e picchi di pathos. Non ha paura di sperimentare e piegare le convenzioni. Un romanzo da leggere e regalare.

Un incubo banale

Relazioni e caos della vita reale emergono con prepotenza in Un incubo banale di Halle Butler, edito da Neri Pozza nella traduzione di Annalisa Di Liddo. Protagonisti presuntuosi che trasudano negatività e si lamentano di problemi che sono per l’appunto banali. Si credono interessanti, ma non lo sono. Eppure è difficile detestarli. La protagonista è Moddie: quando scopre che Nick, il suo compagno con il quale convive a Chicago, la tradisce con una donna più giovane, lascia la città e il lavoro e ritorna nell’insulsa cittadina dell’Illinois dove è nata, cresciuta e nella quale ha vissuto la gioventù. Non ha urgenza di trovare una nuova occupazione, vede persone, riallaccia rapporti più o meno genuini, crede di poter superare le sue inquietudini e preoccupazioni. Ma ciò che vede attorno a lei è solo altrettanta inquietudine negli occhi e nelle esperienze di chi la circonda. Il romanzo ideale per i millennial non ancora in pace con il mondo e con se stessi.

Baracca e burattini

Le relazioni rifuggite sono il cardine portante di Baracca e burattini, romanzo che non avrebbe sfigurato nelle cinquine dei due principali premi letterari italiani. Scritto da Dario Buzzolan per Mondadori, è una saga familiare raccontata da sei voci narranti differenti con una struttura sontuosa e contenuti e temi variegati. È un gioco di incastri, che lascia spazio a visioni differenti su questioni e circostanze e conduce a contraddizioni, che sono il sale del romanzo. Elle, attrice di teatro con problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti, è il filo conduttore di una famiglia laziale ibridata da radici piemontesi, i cui componenti sono legati dallo stesso destino che spezza e consuma. Nessuno è in grado di mantenere i piedi saldi al terreno, e il destino di tutti, per motivi differenti – legati alla propria volontà o meno – è quello di fare ‘baracca e burattini’ e andarsene.

Rifiuto

Sull’assenza di relazioni si impernia un libro disturbante ed estremo, perfetta cartina al tornasole di un mondo digitale distorto, ma pienamente aderente alla realtà. È Rifiuto di Tony Tulathimutte edito da E/O, raccolta di racconti – tradotti in italiano da Vincenzo Latronico – in cui l’autore statunitense esplora casi limite di un certo tipo di disagio (più diffuso di quanto si possa immaginare): c’è la storia dell’uomo che si sforza di diventare femminista ma scivola nel nichilismo; la donna che insegue l’amore per un mitomane ossessionato dall’ottimizzazione; e ancora il ragazzo che inventa fantasie sessuali talmente grottesche da impedirgli ogni vero contatto umano. Solo per citarne alcuni. Tulathimutte è tagliente, sguazza nel gergo del mondo online, esplora temi delicati come nichilismo, ossessioni e perversioni senza lesinare in comicità noir e crudeltà empatica. Un libro da regalare a tutti? Decisamente no, ma un millennial profondamente cinico potrebbe apprezzarlo davvero molto.

Tutti i nostri segreti

Di ben altro genere, si presta benissimo come romanzo per essere regalato a Natale Tutti i nostri segreti di Fatma Aydemir, tradotto in italiano per Fazi da Teressa Ciuffoletti. È un romanzo corale che attraversa tre generazioni, svelando le crepe di una famiglia segnata dalla migrazione e da ruoli imposti. La commovente storia di chi è intrappolato tra passato e presente, tra una patria perduta e sempre rimpianta, e una nuova terra mai davvero sentita propria. La vicenda trae origine dalla morte di Hüseyin, proprio quando ha realizzato il suo sogno: dopo trent’anni di duro lavoro nelle fabbriche tedesche, si è comprato un appartamento a Istanbul per farvi ritorno con la moglie e i figli, costretti ora a confrontarsi con ricordi, omissioni e ferite mai guarite. Un libro potente, empatico, necessario.

La levatrice di Nagyrév

Una costante oscurità occupa le pagine di La levatrice di Nagyrév, romanzo d’esordio di Sabrina Zuccato, edito da Marsilio. È un affresco noir dai riflessi gotici appena accennati, in cui l’autrice maneggia tematiche delicate, come il patriarcato, con un ribaltamento dei ruoli – le donne si vendicano e uccidono gli uomini – che ha radici ampiamente documentate nell’Ungheria di cento anni fa. La vicenda trae origine dal ritrovamento del cadavere di un’anziana contadina, su cui è chiamato a indagare il capitano della gendarmeria di contea Zsigmond Danielovitz, reduce della Grande Guerra, ancora tormentato dai ricordi del fronte. Pur abituato a dedicare le giornate alla gestione di scartoffie, impiega poco tempo a intravedere qualcosa di sinistro dietro agli occhi degli abitanti della comunità.

Le cento vite di Antonio Sonoro

Una saga western da regalare anche a chi non è appassionato del genere. Ci sono polvere, proiettili e sangue in Le cento vite di Antonio Sonoro di Elizabeth Gonzalez James edito da Neri Pozza e tradotto magistralmente in italiano da Massimo Ortelio. Ancora, ci sono banditi che lottano per sopravvivere e tutori della legge che forse, banditi, lo sono anche di più di quelli a cui danno la caccia. Poi c’è un lungo, lunghissimo, percorso di redenzione. Alle ambientazioni e atmosfere classiche, l’autrice aggiunge una dimensione spirituale e contemplativa, toccando le corde più profonde della sfera intima di un uomo, in questo caso del protagonista, quell’Antonio Sonoro per la cui caratterizzazione l’autrice ha dichiarato di essersi ispirata alla storia di vita vissuta del bisnonno.

La catastrofica visita allo zoo

L’ultimo consiglio per gli acquisti? Un giallo dal forte potere educativo e didascalico, pensato e scritto dall’autore per essere letto da qualsiasi lettore di età compresa tra i 7 e i 99 anni. È La catastrofica visita allo zoo di Joël Dicker, pubblicato in Italia da La Nave di Teseo con la traduzione di Milena Zemira Ciccimarra. L’ultima fatica dell’autore best seller svizzero segna un decisivo cambio di paradigma nella propria storia editoriale: con grande delicatezza e senso della misura si rivolge a un pubblico di lettori potenzialmente molto più ampio rispetto a quello che ha fatto la fortuna della trilogia di Harry Quebert (letto da milioni di persone in tutto il mondo). I protagonisti della vicenda sono sei bambini che si trovano a relazionarsi in maniera sgangherata, ma allo stesso tempo proficua, con gli adulti. Davvero per tutti.