Il via libera del Pentagono. Dalla Lega no all’utilizzo del Mes per gli aiuti a Kiev

A fare il punto dopo Giorgia Meloni — che venerdì al TgLa7 di Mentana aveva commentato la linea di Trump sull’Europa con un sostanziale «restiamo amici, l’Europa si deve difendere da sola» — è il ministro della Difesa, Guido Crosetto. L’esponente di FdI, in contatto con gli omologhi europei per un vertice «in fase organizzativa» che potrebbe tenersi ad horas per stabilire una linea comune — non si straccia le vesti per la durissima presa di posizione degli Usa sull’Europa. E questo perché l’ha sempre detto: non possiamo far finta di non vedere la realtà.

Così, proprio nel giorno in cui il Pentagono fa sapere che c’è l’ok alla vendita di missili all’Italia per 300 milioni di dollari, Crosetto spiega: «Gli Usa hanno in corso una competizione sempre più difficile, complessa e dura con la Cina e ogni loro atto, decisione, comportamento, deve essere letto in questo scenario. Trump ha semplicemente esplicitato che l’Eu gli serve poco o nulla in questa competizione».
 
Adesso secondo il ministro bisogna solo prendere atto di quanto davvero l’Europa sia non all’altezza delle grandi potenze mondiali e affrontare «una pessima notizia: dovremmo (per me dovremo) pensare a ciò che finora ci avevano fornito, gratuitamente, i nostri alleati statunitensi: la sicurezza, la difesa e la deterrenza». I «cambiamenti epocali» occorre «vederli, capirli ed orientare la nave, come in mare durante una tempesta». E infatti a inizio 2026 sarà presentato un disegno di legge che delineerà la nuova Difesa, con cambi di regole e maggiori finanziamenti.
 
Una posizione molto netta, diversa da quella della Lega. Perfino in pubblico: su X, dove Crosetto ha scritto, è scontro tra lui e il senatore leghista Claudio Borghi, che gli replica: «Pensa un po’, dove tu in quel rapporto leggi che noi abbiamo bisogno di più armi da comprare insieme alla Ue io leggo che la Ue deve essere smantellata per poter tornare a crescere come Italia». Controreplica irritata di Crosetto: «Pensa un po’ se non riesci a capire nemmeno un tweet in italiano come avrai capito il rapporto in inglese», e chiosa di Borghi: «Qui siamo di fronte a qualcosa senza precedenti».



















































Anche ieri Matteo Salvini è tornato ad attaccare un’«Europa iperburocratica e poco efficiente, con una ideologia anti imprese che ha poco di green e molto di black». E la Lega su un’ipotesi di utilizzo del Mes anche per aiuti a Kiev è secca: «No, partita chiusa. Per la Lega, la priorità rimane riportare a casa i 15 miliardi degli italiani da troppi anni bloccati in una cassaforte straniera e ormai inutile».
 
Intanto da Italia viva a +Europa, da Avs («Meloni trasforma l’Italia nel 51esimo Stato Usa», dice Angelo Bonelli) al Pd la linea è lo scandalo per le posizioni americane. Per dirla con Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd, la «dottrina Trump è un attacco senza precedenti all’Europa. È un fatto gravissimo, cui dovremmo reagire con dignità tutti insieme».

6 dicembre 2025