Roma corre e lo fa anche nelle classifiche: secondo l’ultima rilasciata da Euromonitor International, società con sede a Londra, la Capitale è la quarta tra le 100 città più attraenti al mondo per il 2025. Sul podio appena sfiorato siedono invece Parigi al primo posto – che deve la spinta anche alla riapertura di Notre Dame dopo l’incendio che la devastò nel 2019 -, seconda Madrid e terza Tokyo, mentre Milano segue la città eterna al quinto posto.
L’indice Euromonitor International Top 100 City Destinations Index 2025, realizzato in collaborazione con Lighthouse, valuta ogni anno 100 città utilizzando oltre 50 parametri suddivisi in sei pilastri fondamentali: l’attività economica e commerciale, le prestazioni turistiche, le infrastrutture, la politica e l’attrattività turistica, la salute e la sicurezza, la sostenibilità.
LA CRESCITA
E i numeri con cui si sta per chiudere il 2025 danno ragione allo studio: nell’anno che sta per concludersi si è registrato un aumento degli arrivi, che dovrebbero superare i 53 milioni. Solo l’estate scorsa la Capitale ha registrato un incremento del 18 per cento ma con due grandi novità: quello che la caratterizza non è più un turismo mordi e fuggi, spesso legato all’utilizzo dell’aeroporto di Fiumicino come tappa intermedia verso ulteriori destinazioni. Chi è venuto nella Capitale, infatti, vi ha soggiornato per una media di sei notti, con conseguente slancio all’indotto turistico della città e della regione intera. Ad aumentare è stato anche il livello di spesa media pro-capite, salito a oltre 2mila euro grazie agli investimenti nelle strutture di lusso in aumento anche a Roma. In Italia, lo scorso anno, gli investimenti immobiliari nel settore turistico hanno superato i 2,2 miliardi di euro, circa il 50 per cento in più rispetto al 2023.
LE IMMAGINI
A promuovere la città eterna nel mondo, e a rafforzare la sua popolarità universale, sono state anche alcune immagini iconiche che sono rimaste negli occhi e nella memoria di tutti: la fotografia di Donald Trump e Volodymyr Zelensky che si parlano, seduti su due sedie improvvisate, tra le colonne della basilica di San Pietro; il re britannico Carlo III con la moglie Camilla che visitano il Colosseo.
L’AEROPORTO
L’aeroporto di Roma-Fiumicino – che è al centro di un progetto di espansione entro il 2035 – ha confermato il proprio ruolo di hub intercontinentale, avendo superato i 24 milioni nei primi sei mesi dell’anno, con una proiezione di chiusura intorno a 52–53 milioni entro fine dicembre e in aumento dai 49,2 milioni di passeggeri del 2024. Il rafforzamento del network long-haul verso Stati Uniti e Asia è stato un fattore chiave, insieme al Giubileo che ha fatto da volano sostenendo la crescita dei flussi turistici e del cosiddetto “business travel”, dando anche una spinta alla rinascita della città con il piano per l’Anno Santo da oltre 4,8 miliardi di euro di investimenti tra riqualificazione urbana, mobilità e accoglienza.
L’EUROPA
Tornando allo studio di Euromonitor, tra le 10 migliori destinazioni cittadine nel mondo prevalgono quelle europee, con Amsterdam al settimo e Barcellona all’ottavo posto mentre gli Stati Uniti si devono accontentare del sesto posto con New York e del tredicesimo con Los Angeles. Scende anche Londra, che è passata dal 13esimo al 18esimo posto: sebbene la capitale britannica si sia classificata al quarto posto a livello globale per le infrastrutture turistiche, è rimasta indietro in termini di politica turistica, salute e sicurezza e sostenibilità.
L’ASIA
Lo studio ha registrato una forte crescita nel turismo in Asia, con Bangkok che è ancora una volta la città numero uno al mondo nel 2025 per arrivi internazionali, con 23,2 milioni di viaggi stimati. Londra è al terzo posto, con 22,7 milioni, e Macao, la capitale del gioco d’azzardo soprannominata la “Las Vegas cinese”, è al quarto posto, con 20,4 milioni.
Insieme alla crescita, però, occorre evidenziare anche le sfide: per affrontare il problema del sovraffollamento turistico, le città stanno riformulando le loro strategie turistiche per concentrarsi sul valore, non sul volume. Ciò significa puntare su visitatori che soggiornano più a lungo, spendono di più e interagiscono in modo più responsabile con l’ambiente e la cultura locali, precisa lo studio.
LE TARIFFE D’INGRESSO
«Le crescenti preoccupazioni in materia di sicurezza, l’aumento dei flussi turistici, il sovraffollamento turistico e le pressioni inflazionistiche» sono alla base della decisione di diverse destinazioni di rivedere le tariffe di ingresso e accelerare l’adozione di sistemi elettronici di autorizzazione al viaggio, afferma Euromonitor International, il che influenzerà l’attrattiva turistica a lungo termine delle città.
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