di
Rosanna Scardi
La ballerina e conduttrice a «Verissimo», il salottino di Silvia Toffanin. E sul papà: «Vorrei riabbracciarlo, non saprà mai quanto gli voglio bene»
Rossella Brescia parla della sua vita sentimentale dopo la separazione da Luciano Cannito, coreografo e regista dalle origini baresi, a «Verissimo», il salottino di Canale 5, condotto da Silvia Toffanin, nella puntata di ieri (sabato 6 dicembre). «Forse sono io che non mi apro al mondo. Purtroppo – afferma la ballerina e conduttrice di Martina Franca, dove ha sede la sua scuola di danza – mi è successa una cosa bella tosta, quindi quando prendi una porta in faccia è difficile ricominciare: forse adesso mi piacerebbe avere una persona che veramente mi stia al fianco, insomma, però non lo so».
Sul legame con l’ex, Rossella chiarisce di aver mantenuto un rapporto sereno: «Io sono una di quelle – dice – che deve volere bene sempre a tutti. Mi sono arrabbiata tanto all’inizio. Poi ho lavorato tanto anche su me stessa, però ti ripeto, sono pezzi della mia vita anche con il mio ex marito, siamo amicissimi». Allo stesso tempo precisa che non c’è alcuna possibilità di un ritorno sentimentale: «Non riesco a chiudere, ma a livello amicale, perché non ci tornerei più insieme». Quando Toffanin le chiede se abbia corteggiatori, la risposta è diretta: «No, purtroppo non mi fido di nessuno – sorride la showgirl pugliese -: penso sempre che ci sia un retrogusto, ci sia qualcosa dietro, un doppio fine, qualcosa. È difficile uscire da questa situazione». E ammette: «In amore bisogna rischiare sempre, però forse non ho più l’età per farlo. Da piccola forse sì, però quando si va avanti un po’ con l’età vuoi concretezza, non hai più voglia di perdere tempo, piuttosto sto da sola».
Brescia si commuove quando parla del papà, mancato pochi mesi fa e che è stato malato di Alzheimer «per dieci lunghi anni – ripercorre -, la malattia ti toglie la dignità, ti toglie tutta la tua vita». «È stata un’estate travagliata – fa presente -. Ho perso un pezzo della mia famiglia. Papà ci ha lasciato, ma con lui sono andate via anche le mie zie, una a luglio, un’altra a settembre. Si sono presi per mano e sono andati via». Il padre di Rossella Brescia, che di professione faceva il sarto, è andato via in silenzio, quasi in punta di piedi: «Ricordo il giorno in cui è morto papà – racconta -, lo porterò sempre con me, nei miei ricordi, paradossalmente anche quelli belli. Siamo stati attorno a lui, abbiamo deciso di togliere le flebo che non avevano più effetto e abbiamo deciso di tenergli la mano dalla mattina fino a quando la sera è andato via, non ce ne siamo nemmeno accorti». La ballerina ha un rimpianto: «Non sono riuscita a dirgli molte cose – rivela commossa -. Mi manca poterlo abbracciare, non saprà mai quanto gli volevo bene».
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7 dicembre 2025 ( modifica il 7 dicembre 2025 | 14:05)
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